Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - Circolo di Venezia
Circolo UAAR di Venezia
  • SEDE DEL CIRCOLO UAAR DI VENEZIA, e indirizzo postale , via Napoli 49/a 30172 MESTRE
    aperta il giovedì dalle 17,00 alle 19,00, clicca qui per vedere la cartina
  • SEDE INCONTRI UAAR A VENEZIA, Dorsoduro 3687 (Campo Margherita) - 30123

INCONTRI SEMPRE APERTI ALLA CITTADINANZA,
per date vedi Programma qui in alto. Per informazioni 331 133 1225 (no sms) oppure venezia@uaar.it e per chiedere di ricevere le nostre news scrivici a info@uaarvenezia.it

 

12 Marzo a Favaro, Libroforum: C'è chi dice no e non è Vasco! Dibattito sull'obiezione di coscienza

Libroforum, alle ore 17,30,  a Favaro in via Cima Rosetta.
"C’è chi dice no. Dalla Leva all’aborto. Come cambia l’obiezione coscienza", di Chiara Lalli,  Edizioni Il Saggiatore, Milano 2011,  presentato da Monica Martini,
C'’è chi dice no, canta Vasco. La sua canzone parla di libertà personale contro il conformismo condizionato da morale e  rituali imposti spesso carichi di ipocrisia.
Il libro di Chiara Lalli, sul quale avvierà un dibattito Monica Martini, è invece un saggio sull’obiezione di coscienza declinata nelle sue varie forme, dall’obiezione alla leva militare a quella dei medici e dei farmacisti, degli anestesisti,  fino a quella sulla sperimentazione animale e, per finire, all’obiezione di chi ritiene il parto cesareo qualcosa che non va praticato perché “innaturale”.
Un percorso che vede una “ libertà”, quella di obiettare per “coscienza”, che si scontra con doveri e soprattutto altre libertà. L’obiezione militare, carica peraltro di conseguenze civili e penali per i suoi primi storici rivendicatori, indica  il diritto di non nuocere agli altri e anche, a volte, di non riconoscersi  in uno stato definito “nazionale” e, lede leggi che non impattano direttamente su singole persone. Questi “traditori” della patria  alla fine hanno spuntato una legislazione più rispettosa delle scelte personali in fatto di non-violenza.
L’obiezione di coscienza  dei medici, dei farmacisti, degli anestesisti è sostanzialmente diversa. Intanto perché non prevede, e non ha mai previsto,  conseguenze a chi la dichiara e poi perché impatta direttamente, negando diritti garantiti da leggi, su singole persone, guarda caso, spesso di genere femminile. La legge 194 sull’interruzione di gravidanza è un caso eclatante di cattiva applicazione proprio a causa delle obiezioni –di massa- del corpo medico. Ciò incide profondamente "sulla pelle" delle donne che si ritrovano sole, offese,  impaurite, maltrattate, negli ospedali italiani quasi non bastasse la profonda sofferenza che già patiscono nel dover rinunciare ad una gravidanza.  Storie di ordinaria cattiveria sulle donne, e sulle copie, anche quelle che devono attuare un aborto terapeutico, fatte di obiezioni ma anche di subdole pratiche di mobbing all’interno della struttura ospedaliera. E poi i farmacisti che negano a donne e ragazze la pillola del giorno dopo, a volte anche la stessa pillola anticoncezionale,  ma che si “sporcano” tranquillamente le mani con altri prodotti per il genere maschile. Conciliare la morale personale dei medici con i diritti delle donne, delle coppie, delle persone tutte non  affare semplice ma è doveroso che si trovino subito delle soluzioni rispettose, prevedendo magari una percentuale massima di obiettori negli ospedali, nella dispensa di licenze delle farmacie, garantendo così l’applicazione di una legge conquistata con lotte, riflessioni, e con tanta “coscienza” dalle donne e dalla società.  Ti aspettiamo, l'ingresso è libero.

 
Giovedì 8 Marzo a Venezia, Gazebo in Campo Barnaba: Donne soffiate!

Donne che soffiano...e la piccola banderuola triste e di nero vestita diventa colorata e sorridente!

Gaia Gamberale

Fotografia di Gaia Gamberale

 

 

 

Giovedì 8 marzo, ore 10-19  a Venezia

 

 

 

in Campo Barnaba, Gazebo informativo UAAR per la giornata della donna.

Vi aspettiamo in tante-i!
Non è una festa, ma è una ricorrenza da tenere a mente, da esercitare. Le donne, questa grande parte di genere della terra sono importanti, da sempre. Così importanti che spesso vengono denigrate, offese, picchiate, rinchiuse in carceri ideologici perché non possano esprimere la loro voce, le loro istanze di cambiamento. Le donne, che la chiesa cattolica vuole succubi, chine, nere, con la testa coperta, altrimenti le considera peccato, concupiscenza, streghe! Le donne che devono difendersi da una mentalità maschile che le vede sempre come un oggetto da usare, per il sesso, i figli, la cura della casa e degli altri.
Le donne che hanno sempre qualcuno che vuol decidere per loro: il maschio, i figli, i medici e i farmacisti obiettori.
Le donne che devono difendersi da altre donne che fanno finta di non capire, per abitudine, per interesse, per conformarsi ai modelli. Le donne che devono conquistare a fatica i loro diritti e poi, con un niente, li vedono cancellati se non li difendono con i denti. Forza donne è l’otto marzo, soffiamo tutte, facciamo vento, facciamo volare via i veli, i recinti, gli orpelli e facciamoci belle,  belle persone!

 
Venezia, Martedì 6 marzo Riunione Circolo ore 16.00 e Ricordo Luigi Cascioli

Martedì 6 marzo, sede di Venezia, Campo Margherita, Riunione di circolo, in via eccezionale alle ore 16.00 per elaborare il nuovo programma di aprile, maggio e giugno.

A seguire, alle ore 18.00, dibattito e ricordo di Luigi Cascioli, scrittore e attivista ateo, a cura di Giandomenico Beltrame Luigi Cascioli, un uomo ateo, integro, combattivo, una forte personalità. Una vita dedita allo  studio storico della bibbia e dei vangeli, fino alla sua morte avvenuta il 15 marzo 2010, due anni fa, ancora nella convinzione che le menzogne debbano essere indicate nell’interesse di tutti. Nei suoi libri, e in quello più conosciuto, “La Favola di Cristo”, una denuncia di quanta mala-fede ci sia nei fatti riportati nelle sacre scritture che occultano la verità storica che è, semplicemente, molto più terrena di quanto quelle vorrebbero dimostrare. Luigi, una persona cocciuta, fino in fondo che non è riuscita a vedere come sarebbe andata a finire la sua denuncia contro la Chiesa Cattolica, nella persona di Don Enrico Righi, parroco-rettore della ex. Diocesi di Bagnoregio (VT), per abuso della credulità popolare (Art. 661 C.P.) e sostituzione di persona (Art. 494 C.P.). Dopo l’archiviazione da parte del tribunale italiano il processo si è trasferito al Tribunale di Strasburgo in seguito al ricorso fatto da Luigi Cascioli stesso presso la corte Europea per i diritti dell'uomo. Giandomenico Beltrame ci parlerà di questo personaggio, conosciuto da lui e da altre socie e soci del nostro circolo personalmente, dei suoi libri, della sua grinta, del suo modo di essere ateo e di come i suoi studi siano ancora importanti e attuali. L'ingresso è libero.

 
Raccolta firme per una Sala del Commiato a Chioggia

Pubblichiamo questa importante petizione a Chioggia:

SIA REALIZZATA ANCHE A CHIOGGIA UNA "SALA DEL COMMIATO" PER CELEBRARE I FUNERALI CIVILI O DI FEDI RELIGIOSE NON CATTOLICHE.

Su iniziativa autonoma di un gruppo di cittadine e cittadini, è stata avviata una raccolta di firme con la richiesta indirizzata al Sindaco di Chioggia, agli Assessori ed ai Consiglieri Comunali, affinché anche la nostra Amministrazione cittadina si appresti alla realizzazione, così come è avvenuto in moltissime cità italiane, di una "SALA DEL COMMIATO" per le onoranze funebri laiche o di confessioni religiose non cattoliche prive nel territorio comunale di templi propri.

Clicca qui a destra su leggi tutto per informarti sulle sedi,  e sugli orari, per firmare e sostenere la petizione di Chioggia!!

 
RESOCONTO SETTIMANA AC 11-18 FEBBRAIO

Non ci ha fermato neanche il generale Inverno! Il banchetto informativo di inaugurazione della Settimana Anticoncordataria, sabato 11, è stato montato  a dispetto del  gelo e del vento! Socie e soci,  pur imbottiti da piumini, cappelli bolscevichi e guanti di lana, erano al loro posto in piazza Ferretto a Mestre per informare sul Concordato che tanti, e costosi, privilegi attribuisce alla chiesa cattolica in Italia.

Abbiamo spiegato, a coloro che si fermavano incuriositi,  che noi vorremmo abolire, o quantomeno modificare sostanzialmente, una legge che, non solo economicamente è a carico di tutti, ma che frena la compiuta laicità del nostro Stato consentendo al vaticano un’ingerenza importante nella vita pubblica, dalle scuole alla politica.

Lunedì 13 eravamo a Favaro, per ascoltare dal bravo Giandomenico  i dettagli di una lunga serie di antidemocratici, e anche criminali, atti compiuti durante gli anni della seconda guerra mondiale da prelati investiti di una sorte di sete di purificazione razziale e religiosa.  Martedì  14, a Venezia all’Ateneo, il grande Darwin Day “ringiovanito” da otto classi di studentesse e studenti  affascinati  dal tema scientifico della giornata, “Dalle Cellule al Cosmo”. Mercoledì 15 la visione del film “Il Pap’Occhio” per  18 anni oscurato dalle sale per vilipendio della religione di stato in base al concordato del 1929. Giovedì  16, tutto dedicato alle iniziative mediatiche: durante la settimana  ben due le interviste della brava coordinatrice  Marina sono andate in onda su una televisione locale.  Venerdi 17 giornata molto importante per  l’incontro con il segretario nazionale UAAR,  Raffaele  Carcano.  In una sala gremita di Mestre , l’interessante presentazione del suo libro, “Liberi di non credere”, è stata l’occasione per un dibattito  davvero coinvolgente con il pubblico presente.  Poi tutti a Favaro per una Cena Anticoncordataria in compagnia di Raffaele e con un menù tutto particolare, dallo spritz ateo ai ghigni di Ratzingen, fino alle “muneghe” ubriache di vin non-santo. Un menù sicuramente meno indigesto del Concordato!  Sabato 18, infine, la pubblicazione  dei due Concordati, del 1929 e del 1984, sul sito del Circolo  quale tassello conclusivo di un’informativa sul concordato, a puntate, pubblicata durante tutta la Settimana Anticoncordataria.

 

Il Circolo UAAR di Venezia ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile questa “avventura”, le socie e i soci, i simpatizzanti, i relatori, i responsabili per gli spazi pubblici accordatici, i media, i cuochi e, per ultimo, ma importante,  Raffaele, che con la sua qualificata, e simpatica, presenza ha arricchito i contenuti della Settimana Anticoncordataria a Venezia.

Beh, noi siamo soddisfatti e perciò pronti per altre “avventure” sull’onda spumeggiante, che disegna tra merletti e piccoli vortici , tra spruzzi d’acqua, ossigeno e cielo azzurro, una scritta viva che si muove con energia e quantità, una vibrazione che si propaga:  “liberi di non credere”!

Vuoi salire anche tu sull'onda? Iscriviti o rinnova la tua iscrizione all'UAAR. Tutti i dettagli su ADERISCI all'UAAR

   cathiatea in.... surf!!!

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SETTIMANA ANTICONCORDATARIA: I CONCORDATI del 1929 e del 1984

 

L'11 febbraio 1929 veniva firmato il Concordato tra governo fascista e Vaticano che definiva  la religione cattolica come religione di Stato  con tante conseguenze che ancora oggi scontiamo.

Il testo inizia con un fatidico "In nome della Santissima Trinità" e prosegue con questa stessa enfasi anche nel linguaggio per privilegiare la chiesa cattolica con una serie di norme da "casta"  per i prelati.

Il 18 febbraio 1984, con un accordo di Revisione del Concordato fascista, il governo Craxi (Benedetto detto Bettino!) mette mano alle norme modificandole.

Anche con questo nuovo accordo, pur venendo chiarito che la religione cattolica non è religione di Stato, gli articoli, e le successive leggi di attuazione, definiscono un quadro inquietante di privilegi, anche economici, alla chiesa cattolica. L'otto per mille, ma anche le scuole (viene introdotta l'ora di religione alle materne!), le paritarie, il fondo per gli immobili della chiesa, l'assistenza spirituale e tanto altro.

Sono due documenti importanti, da conoscere, perchè le norme sono la cornice entro la quale si sviluppa la società civile in questo caso con molte contraddizioni rispetto alla Costituzione Repubblicana e a uno Stato realmente laico.

Buona lettura ecco l'allegato con i due concordati e alcuni riferimenti alle leggi applicative. CONCORDATI PDF

 
INTERVISTA TV ALLA COORDINATRICE DI VENEZIA sul DARWIN DAY

Non perdetevi Marina, la "nostra" coordinatrice del circolo, in una nuova speciale intervista in occasione del Darwin Day.

Il perchè questa "ricorrenza" ma, soprattutto, la filosofia sottesa alla teoria del grande Darwin....casualità e non fine, evoluzionismo e non creazionismo, simpatici coniglietti e l'uomo come parte della natura e non suo utilzzatore e carnefice....

Qui l'INTERVISTA sul sito dell'emittente.

 

 
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