RACCOLTA LIBERA DI NON CREDERE, SCATTA ANCHE TU! |

Raccolta fotografica Tema: "Liberi di non credere"
Qui alla sinistra del nostro sito vedete una bella icona con il titolo Raccolta fotografica. Se ci cliccate sopra, oltre ad avere la possibilità di vedere tutte le foto inviate ai nostri 4 concorsi fofografici, troverete una novità.
Di che cosa si tratta? Abbiamo pensato di continuare a raccogliere e pubblicare le vostre immagini libere di non credere che ci invierete. Un modo per rendere visibili le vostre simpatiche opere, che potranno essere godibili, nonchè giocosamente votate, da tutti coloro che visitano il nostro sito.
Per noi la possibilità di continuare in un'attività piacevole che ci fa sentire insieme a tante altre persone che la pensano come noi, inoltre l'opportunità di poter utilizzare in libera connessione i vostri lavori per le nostre locandine, volantini e le pubblicazioni di articoli sul sito. Per voi la possibilità di sfogarvi, nel senso di esprimere il vostro modo di pensare il mondo.
E allora via con gli scatti, con grande attenzione per l'obiettivo, il tempo, l'esposizione, ma soprattutto per rendere un concetto di libertà con qualche clic sulle superstizioni, le credenze, l'ironia di un contrasto, l'irriverenza, oppure l'evidenza di una conquista di piena laicità con la libertà di non credere che si fa creativa.
Aspettiamo le vostre foto, leggete il regolamento che, dopo aver cliccato sull'icona qui a sn, trovate su Raccolta fotografica in giallo in alto.
ps: Non potremo pubblicare foto offensive che espongano il nostro sito e l'UAAR a denuncia o altro, ma la libertà, sì, quella la pubblichiamo!
Cathiatea
la foto è di Nicola Carlon
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PIC NIC ATEO AGNOSTICO DI PASQ...PRIMAVERA e senza religione! |

Venerdì 18 Aprile ore 16-18 Parco (s.) Giuliano di Mestre PICNIC ATEO AGNOSTICO di Primavera, un modo semplice e conviviale di stare insieme con le uova colorate, i dolci, il vino ma senza la religione:
sono invitati atei e agnostici soci e simpatizzanti tutti.
Pasqua? E noi? Che sia la pesach (passare oltre-tralasciare) ebraica in cui vengono risparmiati solo i figli primogeniti maschi ebrei dall’ira del Dio che tutto sa (che però per distinguerli dai primogeniti egiziani da eliminare ha avuto bisogno del segno di sangue di agnello lasciato sulle porte delle case!). Oppure che sia quella cristiana che insegue le fasi lunari e cade la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera (circa il 21 marzo) e che anch’essa ha bisogno del sacrificio di sangue per far rinascere a nuova vita. O quella più antica greca del mito di Persefone che ogni anno era costretta a far ritorno nel regno dei morti per sei mesi (portando il freddo alla natura) e per sei mesi invece tornava alla luce a far fiorire il mondo… A noi, atei e agnostici, pare proprio che pasqua sia la festa della natura che si risveglia dopo l’inverno e il “sacrificio” ciclico di fiori, frutti e piante… ed è il periodo in cui le galline tornano a far le uova, simbolo della vita, e le fanno, a volte, di cioccolato! Insomma è la natura che ci chiama con i suoi colori, odori e sapori nuovi, dopo l’inverno e non serve la religione.
E allora anche noi vogliamo fare festa con il PIC NIC ATEO AGNOSTICO organizzato nel Parco di Giuliano a Mestre, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 circa. Sandro porterà il vino e la torta salata e anche se non la moltiplicherà ce ne sarà un pezzetto per tutti, così come per il salame. Poi sarà la volta del cestino con uova colorate sode e uova di cioccolato, e poi ci saranno tanti dolcetti siciliani alle mandorle –ignari che la prova costume è alle porte- che la nostra amica Marisa, vincitrice del concorso di poesia scientifica dedicato a Darwin, ci ha inviato da Catania. Stenderemo i plaid e anche le bandiere UAAR sull'erba, anche se Vittorio non vuole perché ha paura che le macchiamo di vino, (ma gli abbiamo detto che è sempre pur meglio del sangue dell’agnello sulle porte, e si è convinto)!
Sarà una festa simpatica per una pasqua atea agnostica senza religione e sacrifici di sangue, tutta sorridente e da inventare in mezzo al verde e ai fiori di primavera! Sei invitata/o.Saremo vicini al bar del parco, se non ci trovi chiama il 331 133 1225 (no sms perché non li riceviamo). La foto è di Fabrizio Furlan
Cathiatea
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ANCHE A VENEZIA IL TESTAMENTO BIOLOGICO - DAT |
SCARICA UN MODELLO DI DAT E LE RELATIVE ISTRUZIONI CHE TI PROPONIAMO
FINALMENTE ANCHE A VENEZIA il TESTAMENTO BIOLOGICO
( Dichiarazione Anticipata di Trattamento –DAT-)
La costanza e la fermezza dei consiglieri comunali che hanno proposto la delibera per istituire il servizio di deposito della DAT a Venezia, l’appoggio di 2837 cittadine e cittadini che hanno firmato una petizione di sostegno, l’azione informativa di UAAR, della Ass. Coscioni e di altre associazioni, estenuanti riunioni in commissione, polemiche… più di due anni di attesa….
Insomma non è stato facile ma finalmente oggi anche a Venezia c’è la possibilità di depositare in Comune le proprie disposizioni anticipate di trattamento per terapie sanitarie che si intende o non intende ricevere nel caso sia sopravvenuta, nel soggetto, una incapacità a comunicare ai medici le proprie volontà al riguardo.
Anche altri numerosi Comuni, in questi anni, hanno reso possibile per i loro cittadini questo servizio e non si può evitare di rammentare che la sensibilità diffusa per questa tematica è stata portata avanti soprattutto da Beppino Englaro che si è speso personalmente, anche intervenendo in tutta Italia a incontri pubblici, per spiegare la propria esperienza e per difendere un diritto, un diritto per tutti.
La DAT a Venezia è un ulteriore punto di partenza per chiedere la stessa possiblità nei Comuni dove questo servizio non è ancora previsto. Le petizioni al sindaco sono molto importanti e si potrebbe proporle sul modello di quella veneziana.
Il sito del Comune di Venezia spiega come si deve procedere per richiedere il deposito della propria DAT, che ovviamente è assolutamente volontaria.
Ci preme comunque puntualizzare che:
-Per la dichiarazione non è stato predisposto dal Comune un fac simile: ci sono molti modelli in Internet dai quali attingere, vi segnaliamo questi siti: pereluana - assoc.lucacoscioni - exititalia - Oppure chiedeteci i modelli cartacei.
-La dichiarazione va stampata prima di recarsi dal Notaio;
-La data e la firma vanno apposte dinanzi al Notaio;
-L’indicazione del fiduciario è suggerita ma è facoltativa, e non è necessario che accompagni il dichiarante dal Notaio
-Ricordarsi della marca da bollo da 16 euro e di avere con sé un documento valido di identità e la tessera sanitaria.
Il Comune di Venezia ha predisposto il servizio attraverso una convenzione con il Collegio notarile del Distretto di Venezia. Nella seconda settimana del mese il Comune mette a disposizione uno spazio presso l’URP – (a Venezia - Palazzo Ca' Farsetti, San Marco 4137 - il martedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00; a Mestre - Via Cardinal Massaia, n.45 - il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00.) dove un Notaio riceve e registra le DAT. Per la consegna è necessario telefonare o presentarsi prima all’URP e prendere un appuntamento (per appuntamenti a Venezia al numero 041 2748080; per appuntamenti a Mestre al numero 041 2749090 oppure recarsi personalmente presso gli sportelli URP dislocati in tutto il territorio veneziano.
Vi suggeriamo di leggere attentamente l’informativa comunale per i dettagli.
Buona DAT a tutte e a tutti!
cathiatea
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UAAR LIBROFORUM A FAVARO: LA MENTE CHE SCODINZOLA DI G. VALLORTIGARA |
Lunedì 14 Aprile alle 17.30, a Favaro Veneto in via Cima Rosetta 19: LIBROFORUM - Dibattito su “La Mente che scodinzola” di Giorgio Vallortigara
Con Vittorio Pavon e Claudia Sonego, che hanno letto il libro, avvieremo un dibattito prendendo spunto dal recente e interessante lavoro di Giorgio Vallortigara Professore di Neuroscienze e del Center for Mind/Brain Sciences dell'Università di Trento. Il libro, che ha un titolo già di per sé esplicativo, indaga sui cervelli degli animali, uomo compreso, escludendo fin dai primi capitoli che complessità significhi evoluzione, ovvero argomentando sull’inconcludenza dell’assunto che gli uomini sarebbero all’apice del processo evolutivo. Se Il cervello è frutto dell’evoluzione, e cioè di quella complessa azione in cui geni, caso e ambiente si influenzano a vicenda, stiamo parlando di un organo che si è sviluppato per consentire agli animali di inter-agire con l’ambiente dando all’organismo interessato impulsi e immagini che gli consentano di sopravvivere alla meglio. Gli esseri umani non vedono, non sentono, non odorano e non provano ciò che invece altri animali sperimentano con la loro sensibilità ed ogni organismo pare raccolga dal mondo informazioni parziali, concentrandosi al fine solo su ciò che gli serve. Impossibile perciò stabilire una scala evolutiva dove la sedicente maggiore complessità del nostro cervello, ribaltando un ordine precario, potrebbe essere solo una escamotage per degli esseri troppo fragili e non adatti a rapportarsi al mondo reale e pertanto più bisognosi di percezioni fallaci ma utili e consolatorie. Ti aspettiamo. Cathia
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OMEOPATIA: SCIENZA PSEUDOSCIENZA O FEDE? Venerdì 11 Aprile al Candiani di Mestre |
UAAR Venezia - Le Strade della Ragione Centro Culturale Candiani venerdì 11 aprile ore 17.30 OMEOPATIA, SCIENZA, PSEUDOSCIENZA O FEDE?
Relatore: FRANCESCO D’ALPA, neurofisiopatologo, condirettore editoriale dell’ATEO, la rivista dell’UAAR; introduce Cathia Vigato Coordinatrice UAAR Venezia, presenta Giuseppe F. Merenda, psichiatra.
La malattia e il dolore, si sa, rendono vulnerabili, e pur di stare meglio si è disposti, a volte, anche a derogare dalla razionalità e dalla scienza non senza affrontare dei rischi per la nostra salute. La conferenza tratta un argomento molto particolare e poco noto, quello del rapporto tra l’omeopatia e la religione. L’indagine del nostro relatore parte da Christian Friedrich Samuel Hahnemann, 1775-1843, (il fondatore dell’omeopatia “similia similibus curantur”), si sofferma sull’analisi delle eventuali evidenze scientifiche, fino a concludere e a delineare il perché l’omeopatia sia da sempre così invisa agli alti prelati cattolici. Eppure Hahnemann aveva una visione filosofica in cui di grande rilievo era la credenza di una provvidenza. La sua forza vitale immateriale è molto vicina al concetto di anima, per agitare le sue preparazioni le batteva su una Bibbia, il rimedio omeopatico non perde efficacia sia pure diviso all’infinito (così come l’ostia consacrata). Ma a ben vedere il nocciolo della questione è una sorta di concorrenza al soprannaturale mal digerita, fluidi contro carismi, esplicitata dalla Chiesa nell’accusa di traviare i cristiani indirizzandoli verso discipline e filosofie orientali non compatibili con la fede. Come dire che il carisma della guarigione può derivare solo da Dio e da nessun altro, a meno che il “diavolo” non ci metta lo zampino. Scrive infatti il noto esorcista padre Gabriele Amorth: “La guarigione che proviene dal diavolo ha lo scopo di generare confusione…” Bene, allora cercheremo di mettere un po’ di ordine dando qualche informazione in più. Essendo meno esposti in quanto non credenti a questi “rischi spirituali” derivanti dalla medicina alternativa, ci interessa di più il paragone di questa, non tanto con le proposte dell’aldilà (miracoli, preghiere, acque, madonne), ma rispetto alla medicina così detta “scientifica”. Un modo, quello della pertinente informazione, per porci in una condizione in cui le decisioni per la nostra salute vengano prese nel modo più razionale possibile. Cathia
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TEATRO: TRIANGOLO ROSA, QUANDO LA DISCRIMINAZIONE E' TRAGICAMENTE INTERNATA. CANDIANI MESTRE 4 APR |

"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti,e io non dissi niente, perché non ero comunista Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare."
B.Brecht da una poesia di Martin Niemoller.
Venerdì 4 Aprile a Mestre, Centro Culturale Candiani – quarto piano-
ore 20.30:
Invito a TEATRO contro le discriminazioni e la violenza. TRIANGOLO ROSA, testo e interpretazione di ULDERICO MANANI.
Durata: 2 ore circa, con recitazione – musica – immagine e altri reali (non proiettati), biglietto ingresso 5 euro. Attenzione è preferibile munirsi del biglietto per tempo. Se non puoi passare al Candiani, telefona allo 331 133 1225 o scrivici lo acquistiamo noi per te.
Scrive Ulderico: “Il TRIANGOLO ROSA è il segno più usato nelle casacche degli internati omosessuali nei campi di concentramento del TERZO REICH. Il testo è una sezione che apre ed analizza tutti gli organi del corpo politico-sociale che esegue l’azione del “risanamento razziale” eliminando tutte le forme definite estranee. La struttura portante è una documentazione precisa delle posizioni assunte da scienza medicina, psicologia, religione, codice penale, filosofia, ... nei confronti della cosiddetta “devianza sessuale”. Il presupposto è quello di non circoscrivere l’argomento ad un ristretto arco di tempo ma di vederlo nelle sue radici profonde dalle quali traggono nutrimento l’irrisolto e le difficoltà attualmente presenti. Vengono presentate anche alcune testimonianze dei pochi sopravvissuti che affondano lo sguardo nel vissuto più concreto che annoda la sofferenza dello spirito a quella della carne. Sono sguardi aperti sulle forme del dolore presente oggi. La forma è quella del teatro fatto di documento e spiritualità teso alla comunicazione ed alla riflessione più profonda rispetto ad altre modalità.” Un po’ di storia (triste): Nel 1919 il Dott. Magnus Hirshfeld (ebreo e omosessuale) fondò a Berlino considerata una città liberale e aperta, in uno dei quartieri più belli, l’Istituto di scienze sessuali. Il 6 maggio 1933 l’Istituto sarà devastato e distrutto dai nazisti e i diecimila volumi della sua vastissima biblioteca verranno ammucchiati in strada e bruciati. Subito dopo essere stato eletto, il 30 gennaio 1933, Hitler aveva infatti messo fuori legge tutte le associazioni gay e lesbiche conosciute, che contavano circa due milioni di iscritti, stroncando e riducendo alla clandestinità una cultura fiorita nella relativa libertà degli anni ’20, nei salotti, nei pub e nei caffè di Berlino, Amburgo, Monaco, Brema ed altre città tedesche.
Il 28 giugno 1935 viene promulgato il Paragrafo 175, una legge antiomosessuale che derivava da una vecchia disposizione prussiana, in base al quale diviene perseguibile persino l’espressione di un desiderio o di un stato d’animo. La repressione è diretta anche alle "fantasie sessuali”. Qualunque accenno verbale, o scritto, che evocasse un legame o un rapporto omosessuale, comportava infatti l’internamento in un Lager.
E si arriva così al piccolo triangolo rosa (per le lesbiche nero) cucito sulla casacca, per distinguere, tra i deportati nei campi di concentramento nazisti, gli omosessuali, internati per le loro “fantasie sessuali” e condannati in quanto “socialmente aberranti”. I gay minavano le fondamenta di uno Stato fatto da uomini che tendeva ad una razza superiore e meritarono per questo motivo un trattamento particolarmente crudele. I soldati delle SS li picchiarono, sodomizzarono con oggetti o anche li castrarono. Gli omosessuali venivano isolati dagli altrri detenuti e addetti ai lavori più nocivi e pesanti. Nel campo di Sachsenhausen i soldati si divertivano ad ucciderli innaffiandoli di acqua fredda e facendoli stare fuori al gelo a meno venti gradi. I gay furono inoltre sottoposti a esperimenti dai medici per scoprire il “gene” dell’omosessualità in modo da poterla prevenire nei bambini ariani. Naturalmente, morirono in tanti, quasi tutti, il numero preciso non è dato ma si arriva a stime anche di 600.000 persone omosessuali uccise.
Eppure per lungo tempo, dopo la seconda guerra mondiale, in tutta Europa si è taciuto su queste vittime quasi che la società condividesse le ragioni dei nazisti, d’altronde il crudele paragrafo 175 è rimasto in vigore, in Germania, fino al 1969.
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AAA Atei Agnostici e Assistenza ma solo laica. Riunione a Venezia il 3 Aprile |

Giovedì 3 Aprile a Venezia alle ore 17.30, Campo Margherita
Sede del Circolo: Riunione di Circolo per parlare di ASSISTENZA LAICA.
Un tassello importante l'assistenza laica per delineare la presenza nella società dei non credenti anche in un ambito praticamente monopolizzato dalla chiesa. Negli ospedali, infatti, stanziano gli assistenti religiosi –e costosi- che dispensano ai malati, zelante e, a volte, invasiva attenzione, oltre che la sacra unzione prima dell’eventuale decesso. E per chi non è credente, invece, non è previsto alcun supporto (e la sacra unzione proprio non la vogliamo!). Per non parlare poi dei movimenti per la vita che sono davvero molto attivi , soprattutto verso le donne che hanno preso la decisione di non portare a termine una gravidanza e, immaginiamo che non le supportino proprio tanto ma anzi che le spingano a sprofondare nella cupa depressione del peccato. Poi ci sono le cerimonie laiche, anche queste potrebbero entrare in questo discorso di assistenza laica.
A parlarne con noi verrà Flaviana Rizzi, dell’UAAR nazionale, che a Torino ha vissuto l’esperienza del volontariato nell’ospedale Le Molinette. In questo ospedale l’UAAR è entrato, già da qualche anno, con la sigla AMNC (Assistenza Morale Non Confessionale) e, al pari delle altre associazioni, fornisce, con i propri volontari, supporto ai malati.
La riunione è aperta a tutti.
(la foto Reciproco lavaggio del cervello è di S. Arteconi)
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