
UAAR, LE STRADE DELLA RAGIONE
L'IMPORTANZA DELL'EDUCAZIONE ALLA SESSUALITA' E ALL’AFFETTIVITÀ NEI PROGRAMMI SCOLASTICI
MESTRE, CENTRO CULTURALE CANDIANI, Venerdì 20 novembre ore 17,30
a cura di AIED, Associazione Italiana Educazione Demografica di Mestre Consultorio Familiare con la partecipazione di Sandra Salmasi e della psicologa Martina Blazina e delle insegnanti Rita Fazzello e Rita Morini. Presenta e modera Cathia Vigato UAAR
Il 25 Novembre è la data scelta dall’ONU come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
In quel giorno nel 1960 furono brutalmente assassinate tre sorelle che contrastavano la dittatura imperante nella Repubblica Domenicana.
La violenza alle donne è purtroppo molto più antica, ha radici profonde che si rifanno ad una sorta di assoggettamento del corpo delle donne, mantenendole possibilmente ignoranti, con effetti devastanti sotto gli occhi di tutti, dalle discriminazioni, alle brutalità del branco o dei singoli e fino alla morte.
Uno dei modi per sradicare questa violenza è sicuramente l'educazione alla parità di genere, lavorando soprattutto sulla mentalità delle persone e la mentalità, si sa, si forma fin da bambini.
Per questo motivo l’educazione alla sessualità e all’affettività nelle scuole è importante perché può, attraverso la serena conoscenza della sessualità e del corpo degli esseri viventi, della consapevolezza del sé e degli altri, essere un antidoto tra i più forti alla violenza di genere, e alle discriminazioni tutte.
L'educazione alla sessualità implica anche una conoscenza del proprio corpo dal punto di vista sanitario in modo da poterlo gestire, preservare e curare se necessario. L'educazione all'affettività implica la conoscenza dei meccanismi sociali dei rapporti tra le persone con l'intento di migliorarli.
Saper vivere serenamente la propria sessualità e conoscerne gli impulsi è indispensabile per una procreazione libera e responsabile e per trattare sé stessi e gli altri con il dovuto rispetto.
Vivere senza ipocrisia e senso del peccato la propria sessualità rende le persone equilibrate e più felici, e si sa la felicità è contagiosa. Saper convivere con gli altri rende la società migliore.
L’educazione alla sessualità e all’affettività nelle scuole è una cosa semplice, utile, concreta, che non ha costi finanziari, che però in Italia non ha ancora trovato adeguata rilevanza nei programmi scolastici anche a causa dell’ingerenza religiosa che ha marcato a suo modo il concetto di sessualità e anche ha definito ruoli statici per la donna e l'uomo, e lasciando fuori dalla porta gli omosessuali.
Ne parleremo con una responsabile e una psicologa che lavorano dell' AIED di Mestre ed sono davvero sul “campo” quando arrivano minorenni, ma anche adulti, in difficoltà o donne che portano sul corpo i segni delle violenze. Sentiremo anche due insegnanti e le loro esperienze vissute nella scuola tra voglia di fare, istituzioni tiepide e genitori preoccupati.
Adesso, forse dico una cosa in più ma io penso che questi discorsi possono essere messi in relazione anche con i fatti di Parigi dove la violenza, e non la ricerca della felicità tra e con le persone qui e ora, ha fatto da padrona.
Insomma peace and love, anzi paris and love che è un augurio ma anche un gran lavoro da fare per tutti.
Sempre libera di non credere
Cathiatea
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