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UAAR VE- IL NUOVO CONCORSO LETTERARIO DEDICATO A CHARLES DARWIN Stampa E-mail

ECCO IL NUOVO CONCORSO LETTERARIO

DEDICATO A CHARLES DARWIN

" IO PENSO: Non è la specie più forte che sopravvive , ma quella più reattiva ai cambiamenti!"

Quest’anno desideriamo dedicare il nostro premio letterario al grande Charles Darwin (12.02.1809 – 19.04.1882), celebre per il suo libro “L’origine delle specie” (1859) dove ha formulato la teoria dell’evoluzione delle specie vegetali e animali per selezione naturale in base alle variazioni dei caratteri ereditari. Darwin, con i suoi studi, la sua tenacia e la sua coerenza, ha sconvolto il pensiero scientifico e religioso anche sulla nostra origine (non proprio divina!).

I think, Io penso”, ha scritto Darwin sull’abbozzo dell’albero dell’evoluzione: “non è la specie più forte che sopravvive ma quella più reattiva ai cambiamenti!”

Darwin è autore anche di numerosi altri libri in cui si è occupato di natura e di scienza, uno anche sulle emozioni degli animali, e uno anche sui vermi J. Grazie Darwin!

Ancora oggi però, a quasi duecento anni di distanza dalla pubblicazione del suo libro, gran parte dell’umanità non si è ancora divincolata dalle grinfie oscurantiste del creazionismo e dell’antropocentrismo della religione, forse dovrebbe pensare un po’ di più, come Darwin!

Perciò, dopo i precedenti concorsi letterari dedicati nel 2023 a Margherita Hack e nel 2024 a Piero Angela, vista la grande simpatica numerosa partecipazione, proponiamo di argomentare, in prosa o in poesia, con le canzoni, su Darwin e sull’evoluzione, con il motto “Io penso”.

lL REGOLAMENTO:

Per partecipare non è certo necessario essere scrittori professionisti, basta dedicare a Charles Darwin una propria riflessione o considerazioni a tema “evoluzione” sul suo lavoro rivoluzionario che ci piace riassumere nel motto “Io penso”.

II concorso è aperto a tutti gli inediti in prosa, poesia, testi di canzoni, di un massimo di 6.000 battute (inclusi gli spazi, dimensione minima del carattere 12).

Le opere devono essere inedite in modo da non utilizzare diritti di altri. Quanto verrà inviato rimarrà di proprietà dell’autrice/ore che con la sua partecipazione ci darà liberatoria per eventuali letture o divulgazione del testo al nostro pubblico.

Ognuno può inviare fino a 3 opere (fino a 6000 battute per opera).

Per gli autori minorenni si richiede la liberatoria dei genitori.

L’invio degli scritti in file word (non pdf e nemmeno jpg, perché poi probabilmente li inseriremo in un libretto) va effettuato entro il 31 dicembre 2025 via mail con oggetto “Io penso” a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. indicando le proprie generalità, età, un recapito e possibilmente anche un numero di telefono. La giuria è composta dal direttivo del Circolo UAAR di Venezia. Premi, diplomi e gadget, verranno distribuiti in occasione della serata che dedicheremo a Charles Darwin nel febbraio 2026 a Mestre presso il Centro Culturale Candiani, della quale comunicheremo per tempo la data a tutti i partecipanti che saranno invitati per fare festa in occasione del Darwin Day 2026.

Per ulteriori informazioni scrivete a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , oppure telefonate 331 133 1225 o Whats App (non inviare documenti per info).


CLICCA SULLA ALLEGATA LOCANDINA PER APRIRLA

E allora, "pensateci", aspettiamo i vostri numerosi elaborati!

 
UAAR VE - SETTEMBRE SI RIPARTE: CONCORSO E PROGRAMMA Stampa E-mail

Ciao,
eccoci arrivati alla fine di agosto (sudati ma mai rilassati sui temi della laicità), e come ogni anno, ti proponiamo il nuovo fresco e corroborante programma per l’autunno, inoltre un nuovo interessante e simpatico concorso letterario.


CONCORSO LETTERARIO DEDICATO A CHARLES DARWIN: Visto l’entusiasmo e la partecipazione dei concorsi letterari del 2023 e del 2024 dedicati  Margherita Hack e a Piero Angela, quest’anno abbiamo pensato di dedicare il nostro concorso a Charles Darwin che,
con i suoi studi, la sua tenacia, e la sua coerenza, e con il suo libro “L’origine delle specie” (1859), ha formulato la teoria dell’evoluzione delle specie vegetali e animali per selezione naturale in base alle variazioni dei caratteri ereditari sconvolgendo il pensiero scientifico e religioso anche sulla nostra origine.

Il concorso, con il motto “Io penso” e con oggetto riflessioni sull’evoluzione, è aperto a tutti e verrà lanciato attraverso i social e poi nei nostri eventi dal 1° settembre; le opere potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, la premiazione avverrà in febbraio 2026 in occasione del Darwin Day che terremo al Candiani di Mestre. Vedi il bel volantino A QUESTO LINK e a questo link LA LOCANDINA che affiggeremo.

E veniamo al NUOVO PROGRAMMA per l’autunno qui ALLEGATO (e che trovi anche in questo sito nella cartella dedicata al Programma), che sinteticamente prevede:

In settembre doppio appuntamento al Candiani e a Venezia sul 20° anniversario del Premio Brian che l’Uaar attribuisce ai film che trattino dei nostri temi alla Mostra del Cinema di Venezia, con la pellicola premiata quest’anno; poi a Mestre un progetto per sensibilizzare i Comuni sulle sale del commiato diffuse; al Candiani con Giulio Bobbo ricorderemo la festa dimenticata del XX Settembre 1870 (breccia di Porta Pia e presa di Roma) concentrandoci sulla laicità dei governi postunitari.


In ottobre a Mestre l’argomento sarà la santa (?) sede che piange sempre più miseria; al Candiani abbiamo invitato la giornalista di Facta, Lucia Bertoldini, per tutelarci dall’Intelligenza Artificiale che produce anche Informazione Artificiale; a Venezia e Mestre proponiamo la festa dello sbattezzo che teniamo dall’ottobre dal 2008 (primo sbattezzo nazionale Uaar) dove raccoglieremo le richieste di sbattezzo; a Mestre Anita Capodieci ci parlerà della libertà religiosa in Indonesia.


In novembre: al Candiani lo storico Pietro Lando ci illustrerà il suo nuovo libro “Venezia al mare – Dalle terme del Canal Grande alle spiagge del Lido; a Venezia l’argomento sarà l’Uaar, il nostro Statuto e i nostri obiettivi; inoltre, per questo mese dedicato contro tutte le violenze di genere, prepareremo un volantino da distribuire alla manifestazione cittadina e al nostro gazebo in Piazza Ferretto.


In dicembre: a Mestre commenteremo un articolo di Nessun Dogma; poi ancora a Mestre argomento saranno le natività e la Legge 40; al Candiani Danilo Zardin ci parlerà di comete dall’immaginario popolare alla scienza; a Venezia infine faremo festa con gli auguri di fine anno, presentando il nuovo programma di inizio 2026.


Vi aspettiamo, e se volete mandateci la vostra prosa o poesia per il concorso “Charles Darwin” per il quale non serve essere scrittori professionisti, ma solo amare la conoscenza senza dogmi!

Un caro ateo o agnostico saluto dal Circolo UAAR di Venezia

 
Han Kang - Non dico addio Stampa E-mail

Han Kang (Nobel 2024 per la letteratura)
NON DICO ADDIO


Adelphi 2021

Han Kang (27 novembre 1970) è una scrittrice sudcoreana, Figlia dello scrittore Han Seung-won. Dopo gli studi sulla letteratura coreana all'Università Yonsei di Seul esordisce pubblicando una serie di cinque poesie nella rivista coreana Letteratura e società] nel 1993.L'anno successivo esce il suo primo romanzo, Cervo nero, al quale seguiranno altri cinque … Dal 2013 insegna scrittura creativa al Seoul Institute of the Arts. Il 10 ottobre 2024 viene insignita del Premio Nobel per la letteratura, con la seguente motivazione: "per la sua intensa prosa poetica che affronta i traumi storici ed espone la fragilità della vita umana", divenendo la prima rappresentante del suo Paese a vincere un Nobel in questa categoria.

Il Racconto
Un vasto cimitero sul mare. Migliaia di tronchi d’albero, neri e spogli come lapidi, su cui si posa una neve rada. E intanto la marea che sale, minacciando di inghiottire le tombe e spazzare via le ossa. Da anni questo sogno perseguita la protagonista Gyeong-ha che, dopo una serie di dolorose separazioni, si è rinchiusa in un volontario isolamento. Sarà il messaggio inatteso di un’amica a strapparla alla sua vita solitaria e alle immagini di quell’incubo: quando Inseon, bloccata in un letto di ospedale, la prega di recarsi sull’isola di Jeju per dare da bere al suo pappagallino che rischia di morire, Gyeong-ha si affretta a prendere il primo aereo per andare a salvarlo. A Jeju, però, la accoglie una terribile tempesta di neve e poi un sentiero nell’oscurità dove si perde, cade e si ferisce. È l’inizio di una discesa agli inferi, nel baratro di uno dei più atroci massacri che la Corea abbia conosciuto: trentamila civili uccisi, e molti altri imprigionati e torturati, tra la fine del 1948 e l’inizio del 1949. Una ferita mai sanata che continua a tormentare le due amiche, proprio come aveva tormentato la madre di Inseon, vittima diretta di quel crimine. Tre donne, unite dal filo invisibile della memoria, che con determinazione si rifiutano di dimenticare, di dire addio e troncare il legame con chi non c’è più. Con la sua scrittura al contempo lirica e implacabilmente precisa, fatta di «istanti congelati in volo che brillano come cristalli», Han Kang riesce a raccontare questa pagina buia della storia, non solo coreana, consegnando al lettore un romanzo doloroso, lucido e poetico – dove la frontiera tra sogno e realtà, tra visibile e invisibile, sfuma fin quasi a svanire. Un romanzo che lei stessa ha definito «una candela accesa negli abissi dell’anima umana».

Appunti di Dario:
Per carità, mette in luce una pagina oscura della storia della Corea del Sud, ma l’intonazione per i miei gusti era troppo, non so come dire, forse poetica, lirica.
L’ho quindi letto per ciò che qua e là racconta più che il puro piacere di leggere.
30/60.000 civili trucidati nell’isola di Jeju considerati un covo di simpatizzanti di sinistra, interi villaggi dati alle fiamme, anche già prima della guerra.
Complessivamente 2/300.000 civili passati per le armi in tutta la corea; la direttiva americana era di stroncare ogni alito che poteva sembrare di sinistra. Bastava ascoltare un comizio e tutta la tua famiglia finiva nella lista Bodo, anche i neonati e moltissimi di questa lista sono stati imprigionati , torturati e uccisi. Dai sud coreani su incitazione americana. Il lavoro sporco spesso lo facevano le squadre composte da fuoriusciti nord coreani di estrema destra.
Anche dopo la guerra c’è stato un regime militare, che da una parte ha portato crescita economica, ma dall’altra è stato molto repressivo; per esempio le famiglie dei trucidati hanno potuto accedere alle fosse comuni per cercare i resti dei propri cari solo nel 1995. Non si parlava neanche di quello che era successo.
Come sempre, grazie Usa.

 
Carlo Levi - Il sistema periodico Stampa E-mail

Carlo Levi

IL SISTEMA PERIODICO Einaudi 1975

 

Dalla quarta di copertina
Azoto, carbonio, idrogeno, oro, arsenico... Sono ventuno gli elementi chimici che danno il titolo ai racconti di questo libro, e ventuno i capitoli di un'autobiografia che per affinità e accostamenti corre sul filo di una storia personale e collettiva, affondando le radici nell'oscura qualità della materia, raccontando le storie di un mestiere «che è poi un caso particolare, una versione più strenua del mestiere di vivere». È questo il gigantesco minuscolo gioco che lega osservazione, memoria, scrittura: ne esce ricostruita la vicenda di una formazione maturata negli anni del fascismo, poi nelle drammatiche vicende della guerra: di chi, partendo dalla concretezza del lavoro, impara a capire le cose e gli uomini, a prendere posizione, a misurarsi con ironia e autoironia. Un De rerum natura metafora dell'esistenza, in cui emergono, nel volgersi del racconto, stranezze, fallimenti e riuscite imprevedibili.

 

Appunti di Vittorio P.
Ho riletto con grande piacere questo libro che mi era piaciuto qualche anno fa. A parte il lungo capitolo (dedicato all’Argon) in cui Levi racconta delle sue origini familiari, gli altri venti capitoli, dedicati ad altrettanti elementi chimici, sono tutti entusiasmanti, soprattutto l’ultimo in cui parla del Carbonio. E proprio questo mi ha affascinato e spinto a scrivere questa recensione. 
Con grandissima eleganza Levi racconta la storia di un atomo di carbonio “… Così avviene, dunque, che ogni elemento dica qualcosa a qualcuno (a ciascuno una cosa diversa), come le valli e le spiagge visitate in giovinezza: si deve forse fare un’eccezione per il carbonio, perché dice tutto a tutti…” E parte con la storia di questo atomo, delle sue molte trasformazioni, fino a incappare nella cattura dell’avventura organica, elemento chiave della sostanza vivente, poi come gas l’anidride carbonica …“entra nella foglia collidendo con altre innumerevoli molecole…L’anidride carbonica “costituisce la scorta permanente a cui tutto ciò che cresce attinge”, malgrado sia solo un rimasuglio ridicolo dell’aria lo 0,03 per cento!
Di queste e molte altre evoluzioni e trasformazioni del carbonio ci racconta Primo Levi, con giochi di prestigio che vi lascio scoprire.

 
UAAR VE: 5 giugno AAA GRAN PIC NIC: Ateo Agnostico Alternativo Stampa E-mail

GIOVEDI' 5 GIUGNO A MESTRE alle ore 17.30 PRESSO IL PARCO GIULIANO (vicino alla porta blu)

AAA (ATEO AGNOSTICO ALTERNATIVO) GRAN PIC NIC

LIBERO MA CON PRENOTAZIONE INDISPENSABILE

Oramai una consuetudine, salutarci, prima dell'estate e del Solstizio, in modo ateo e agnostico ma anche simpatico e alternativo, con un bel picnic (da seduti su un tavolo) nel parco cittadino di Mestre a Giuliano. Le nostre brave cuoche, e i bravi cuochi, sono già allertati, così come chi si occuperà della logistica e delle bibite!

Tutte e tutti possono aderire liberamente, anche i non soci, ma è importante capire in quanti saremo, per non sprecare cibo, e organizzarci al meglio, per cui la PRENOTAZIONE E' INDISPENSABILE e deve essere effettuata entro martedì scrivendo a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. (lasciando un recapito telefonico) o via WhatsApp  al numero 331 1331225 del Circolo di Venezia

Sarà come sempre un simpatico ritrovo, ricco di prelibatezze e di simpatia!

PS: Il parcheggio più vicino è quello denominato porta blu, per arrivarci è necessario, poco prima della curva a destra che porterebbe al cavalcavia per Venezia, andare dritti verso punta Giuliano per poi invertire la marcia e trovare la stradina che porta al parcheggio.

Guarda i segni rossi della cartina che alleghiamo

In caso di maltempo, avviseremo tutte le persone prenotate e ci ritroveremo al coperto!

Non puoi proprio mancare.

 


 
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