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L. 194 VENEZIA DIFENDE GLI OBIETTORI E DIMENTICA LE DONNE Stampa E-mail

Publichiamo la lettera inviata ai giornali a commento della mozione approvata dal Consiglio comunale di Venezia in difesa dei medici obiettori

Una mozione tempestiva, laconica e chiara che però non serviva.

La notizia dell’approvazione della mozione in favore dei medici obiettori di coscienza in consiglio comunale a Venezia ha attirato subito la mia attenzione. Mentre a Roma la Camera discuteva sulle 7 mozioni presentate per far fronte all’emergenza sull’applicazione della legge 194 che conta nelle strutture pubbliche percentuali di obiezione anche del 100%, e un aumento degli aborti clandestini,  raggiungendo peraltro un risultato molto ammorbidito dal dibattito ed esplicandosi in un invito alle Regioni a far rispettare la legge (cosa che dovrebbero aver fatto autonomamente da sempre!), un rappresentante del PD veneziano –Franco Conte- presentava la sua  “particolare”mozione.

Non ci credevo, non volevo crederci e pensavo ai soliti giornalisti che puntano “a far” notizia. Invece l’articolo era nella sostanza corretto.

La mozione approvata a maggioranza è laconica e chiara : si compone di  una  breve premessa che è come un colpo basso e di  un impegno per il  Sindaco che conclude l’opera di demolizione delle mie speranze.

 

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PROPOSTE DI LETTURA GIUGNO 2013 Stampa E-mail

PROPOSTE DI LETTURA GIUGNO 2013

a cura di Gianni G.

Christopher Hitchens - DIO NON E' GRANDE

Elkhonon Goldberg - IL PARADOSSO DELLA SAGGEZZA

Samir Cassir - L'INFELICITA' ARABA

 
LA REGATA DEL XX SETTEMBRE Stampa E-mail

Giovedì, 23 maggio alle ore 18,00 a  Venezia, presso la saletta dei Calegheri in Campo san Tomà

“La regata del XX Settembre, una regata laica ricordando la presa di Porta Pia (1870)” .

Franco Ferrari (UAAR) ci introdurrà, insieme ai qualificati interventi di Giorgio Crovato e Daria Perocco, alla conoscenza di una competizione veneziana tradizionale “la regata del XX Settembre richiama ad un periodo storico particolare, quello risorgimentale che segna in quella data la presa di porta Pia e la proclamazione di Roma quale capitale di un’Italia finalmente riunita.

La giornata del 20 Settembre fu presto annoverata tra le festività nazionali e fu così che, a Venezia, l’antica regata de Casteo, fu rinominata negli anni successivi come Regata del XX Settembre. La Regata si è tenuta dal 1887 fino al 1913, e prevedeva oltre la gara dei barcaioli, una conviviale mangiata serale. Oggi questa bella tradizione viene riproposta il primo sabato successivo al 20 settembre grazie alla Società di Mutuo Soccorso fra Carpentieri e Calafati. L'ingresso è libero e "la cosa" molto interessante!

 
IL RUOLO DEL COMUNE NELLE DAT Stampa E-mail

MARTEDI' 21 MAGGIO ore 17,30 SALA CONSILIARE MUNICIPIO DI MESTRE

IL RUOLO DEL COMUNE NELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO - DAT

Un appuntamento molto importante a cui ti chiediamo di partecipare per sostenere la delibera per avere il Registro dei Testamenti Biologici a Venezia, del quale la Prima Commissione sta discutendo da quasi un anno

GUARDA LA LOCANDINA

COSA NE PENSANO I CITTADINI CHE CHIEDONO DA ALCUNI ANNI IL REGISTRO DEI TB ANCHE A VENEZIA

 

Caro Comune di Venezia, cari Consiglieri e Assessori,

molti sono i cittadini, credenti e non, favorevoli alla possibilità di poter compilare un Testamento Biologico o Disposizioni (e non Dichiarazioni) Anticipate di Trattamento, indicando un fiduciario, che dia loro la possibilità di esprimere la volontà di non subire accanimenti terapeutici, come ad esempio l’alimentazione, l’idratazione e la ventilazione forzata, o di chiedere il massimo di antidolorifici, quando personalmente non potranno più farlo.

A Venezia sono state raccolte 2837 firme, tra settembre e dicembre 2012, perché il Comune di Venezia, come hanno già fatto altri comuni in Italia, istituisca un Registro per garantire la certezza del documento predisposto cioè del Testamento Biologico o DAT, ma ad oggi la proposta di delibera presentata in luglio 2012 da alcuni Consiglieri, dopo quasi un anno di discussioni, è ancora al vaglio della Prima Commissione.

Eppure i cittadini non chiedono al Comune di essere il responsabile delle loro scelte di fine vita, che sono una questione personalissima e delicata, e neppure obbligano alcuno a presentarle.

Sembra una cosa semplice: “Io faccio il testamento biologico, tu mi certifichi che è esistente e chi lo detiene in caso di bisogno. Se cambio idea lo cambio o lo annullo”.

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