UAAR VE - GIOVEDI' 15 NOVEMBRE VOLANTINAGGIO IN OSPEDALE MESTRE IN DFESA DELLA L. 194
UAAR VE - GIOVEDI' 15 NOVEMBRE VOLANTINAGGIO IN OSPEDALE MESTRE IN DFESA DELLA L. 194 Stampa E-mail

In questi giorni il Circolo è anche  impegnato in azioni concrete contro la violenza alle donne, sabato mattina 10 novembre ha partecipato a Venezia a Rialto, con una nutrita delegazione, e con tanti cartelli,  alla protesta contro il DDL Pillon sul diritto di famiglia,

GIOVEDI' MATTINA 15 NOVEMBRE
IN DIFESA DELLA LEGGE 194 SULLA INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA (IGV)

insieme alle associazini di Venezia Laica e ad alltre che hanno aderito, faremo un volantinaggio fuori dell'ospedale di Mestre contro la presenza sempre più accentuata del movimento per la vita e l'intrusione della religione cattolica sulle situazioni sanitarie delle donne, ovvero contro la loro autodeterminazione.

Stiamo assistendo, a livello locale e nazionale, a una costante e sempre più violenta ingerenza da parte di movimenti cattolici antiabortisti (che godono di ampio supporto economico e politico) negli spazi pubblici, e in particolare all’interno degli ospedali. L’Ospedale dell’Angelo di Mestre ne è un esempio.

Da anni, infatti, riscontriamo qui la presenza tutti i giovedì mattina (in concomitanza con gli orari in cui si pratica l’IVG) di membri e materiali informativi del cosiddetto Centro di Aiuto alla Vita (CAV), che osteggia apertamente l’interruzione di gravidanza, appoggia i medici obiettori di coscienza (che in Italia superano il 70%), criminalizza le donne che decidono di abortire e le terrorizza sugli effetti della loro scelta. Nonostante il CAV si ponga l’obiettivo di ostacolare la piena applicazione della legge 194/78, gli è concessa visibilità all'interno dell’Ospedale dell'Angelo e gli sono addirittura attribuite risorse da enti pubblici quali il Comune di Venezia.

Ricordiamo che la presenza del CAV non ha alcun sostegno normativo perché alla Legge Regionale n. 27 del 2012 “Disciplinare le iniziative di promozione dei diritti etici e della vita nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie” non è mai seguito – grazie alle proteste di cittadine e cittadini – un Regolamento attuativo.

Già nel dicembre 2014 eravamo intervenuti direttamente per far rimuovere un manifesto che stigmatizzava le donne, affisso davanti all’entrata del reparto di Ostetricia dell’Ospedale dell'Angelo da parte del CAV e del cappellano dell’ospedale.

È notizia degli ultimi giorni che in tutte le bacheche dell'ospedale (vedi figura da ingrandire con un clic), che dovrebbero essere riservate a informazioni ULSS, sono stati affissi dei manifesti promozionali di un convegno antiabortista organizzato dal Patriarcato di Venezia dal titolo Aborto...!!! ...e poi? Le gravi conseguenze fisiche e psichiche dell'aborto volontario.

A ciò si aggiunge che, in tempi di tagli alla sanità e di precariato per i dipendenti, la Regione Veneto ha appena deciso di assumere altri 50 preti negli ospedali con un inquadramento professionale identico a quello degli infermieri, come era già successo con una convenzione del 2009 in cui i preti assunti erano un centinaio, con un costo complessivo di 2.000.000 di euro.

Contro queste e altre violazioni dei diritti e delle libertà fondamentali, non solo delle donne ma di tutti i cittadini, faremo sentire incessantemente la nostra voce in tutti gli spazi pubblici, urlando il nostro NO agli attacchi al corpo delle donne, al ritorno al Medioevo e all’estremismo cattolico, e invitiamo tutte e tutti a partecipare alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 24 novembre contro la violenza sulle donne, di cui questi attacchi sono una delle espressioni.

Si tratta di interferenze gravi nella salute pubblica, che abbiamo sottoposto da mesi al Direttore dell’Ospedale dell’Angelo e che torniamo a denunciare, chiedendogli un altro urgente incontro.

 

Aggiungi commento

I soci registrati, prima di inviare un commento, devono accedere con login e
password dall'apposito modulo LOGIN in basso a sinistra.

Se non sei socio i tuoi commenti potranno essere pubblicati dopo approvazione dei moderatori, e pertanto potrebbe trascorrere un po’ di tempo.

La scelta delle notizie e i commenti eventualmente espressi dai curatori
o dai visitatori non rappresentano necessariamente l’opinione dell’UAAR.

Codice di sicurezza
Aggiorna