Craig Venter e Synthia
Craig Venter e Synthia Stampa E-mail

Venerdì 25 Febbraio, alle ore 17.30 a Mestre al Centro Culturale Candiani, per il ciclo LE STRADE DELLA RAGIONE

"Craig Venter e Synthia, il suo microrganismo artificiale: implicazioni scientifiche e bioetiche sulla creazione della vita in laboratorio"

a cura di Pietro Benedetti – Professore del Dipartimento di Biologia dell’ Università di Padova

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Pietro Benedetti – professore del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova ci introdurrà nel mondo della scienza ed in particolare ci parlerà delle nuove presunte scoperte e sperimentazioni sugli esseri viventi del discusso scienziato Craig Venter.
Avremo modo di conoscere meglio Synthia che ha davvero un bel nome, di quelli che affascinano.

Synthia meriterebbe una pagina su face book con le foto, i contatti, “peccato” però che sia...

un batterio ogm che Craig Venter ha già denominato, e presentato alla stampa internazionale nel maggio del 2010, che sarebbe in grado di sintetizzare gli idrocarburi aprendo nuove frontiere nella produzione di energia biotech.
Venter non è nuovo a questi proclami, (ricordiamo quello sulla ricerca del genoma umano), che suscitano sempre polemiche e dibattiti tra gli stessi scienziati, ma soprattutto tra chi vede in queste sperimentazioni un’ intrusione profana sulla “vita”. Insomma Venter provoca reazioni tra i colleghi biologi ma anche tra i bioeticisti. Craig Venter utilizza infatti il termine “creazione” e alcuni lo accusano di “giocare a fare Dio”, con le mani tra i dollari più che nell’etica.
Craig Venter, un uomo, corteggiato dalle multinazionali del petrolio, che ha oggi tra le mani un grande probabile potere. La scienza non si può fermare, si sa, ma forse si può controllarne l’uso. E chi lo può fare? Dio? O piuttosto, più democraticamente, gli altri uomini organizzati in società con un dibattito su un uso etico e non deleterio di queste nuove conquiste scientifiche? Come si vede si tratta di problematiche scientifiche ed etiche complesse alle quali, anche attraverso il dibattito con il pubblico, si tenterà di dare il contributo della visione atea e agnostica.
L’ingresso è libero.

 

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