
E’ finalmente arrivato nelle sale cinematografiche d’Italia, il film di di Alejandro Amenabàr, Agora, sulla storia di Ipazia.
Rachel Weiisz interpreta la figura di questa donna che era filosofa, astronoma, matematica, musicologa e medico e che fu fatta massacrare in strada.
Ipazia inventò l’astrolabio, il planisfero e l’idroscopio e fu la principale esponente alessandrina della scuola neoplatonica. In una Alessandria d’Egitto del IV secolo d.c., provincia di un Impero Romano in disfacimento,.....
cristiani, ebrei e seguaci del culto pagano di Serapide si affrontano per il predominio religioso massacrandosi a vicenda.
Ipazia vorrebbe fermarli armata solo della sua saggezza ma finirà aggredita, per ordine tutto cristiano del vescovo Cirillo, dai monaci parabolani, scarnificata con conchiglie affilate, accecata, smembrata e infine bruciata.
Il regista spagnolo (Mare dentro, The Others) alla presentazione di questo sua ultimo lavoro in fuori concorso a Cannes si esprime così: “. "Questo film non è certo contro una o l'altra delle religioni ma contro ogni eccesso, ogni fondamentalismo e ortodossia".
La ricostruzione, dalle critiche che ho letto , sembra prendersi alcune licenze, ma penso che l’importante sia mettere in luce la storia di questa donna straordinaria ed eretica suscitando magari la curiosità di approfondire l’argomento storico personalmente.
Il film esce in Italia con un inquietante ritardo rispetto agli altri Paesi. Un altro buon motivo per andarlo a vedere.
Cathiatea
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