Crocifissi: il PD non difende la laicità
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Ciao a tutte e tutti,
la brutta notizia , sul sito UAAR nazionale troverete più dettagli, è che...

Undici senatori del PD hanno presentato un disegno di legge per "regolamentare" l'esposizione dei crocifissi nella scuola pubblica che consta di soli tre articoli.

Io noto l'assoluta mancanza di una coraggiosa difesa del principio di laicità dello stato e, ancora una volta, un riferimento a valori che dovrebbero interessare eventualmente la sfera privata degli individui e non interferire con la sfera pubblica ove la libertà di ognuno di contemplarli o no dovrebbe essere tutelata a garanzia di tutti. Ecco gli articoli…..

1. In considerazione del valore della cultura religiosa, del patrimonio storico del popolo italiano e del contributo dato ai valori del costituzionalismo, come segno del valore e del limite delle costituzioni
delle democrazie occidentali, in ogni aula scolastica, con decisione del dirigente scolastico, è affisso un crocifisso.
2. Se l'affissione del crocifisso è contestata per motivi religiosi o di coscienza dal soggetto che ha diritto all'istruzione, ovvero dai suoi genitori, il dirigente scolastico, sulla base del principio di autonomia
scolastica, nel rispetto dei principi di tutela della privacy e di non discriminazione nonché tenendo conto delle caratteristiche della comunità scolastica, cerca un accordo in tempi brevi, anche attraverso l'esposizione
di ulteriori simboli religiosi.
3. Qualora non venga raggiunto alcun accordo ai sensi del comma 2, nel rispetto dei principi di cui al medesimo comma 2, il dirigente scolastico adotta, previo parere del consiglio di circolo o di istituto, una soluzione che operi un giusto contemperamento delle convinzioni religiose e di coscienza di tutti gli alunni della classe coinvolti e che realizzi il più ampio consenso possibile.


Mi spiace molto perché ritengo che il nostro paese, più di altri, abbia necessità di partiti che difendano la laicità dello stato e tutti i suoi cittadini dalle ingerenze confessionali. In questo caso il partito in
questione delude le mie aspettative.
Convinta che la partecipazione sia ancora qualche cosa da tenere in considerazione ho già espresso la mia delusione e il mio sprone a cambiare nel blog dei Mille
http://www.imille.org/2010/01/nel-tempo-libero-faccio-il-senatore/ (creato da iscritti del PD e dove è stata inserito un intervento critico verso la legge).
Vi invito, se lo ritenete opportuno, a fare altrettanto attraverso le vostre relazioni personali e, se lo decideremo insieme, attraverso una lettera di UAAR Circolo di Venezia alle sedi territoriali veneziane del PD in modo anche da rafforzare i militanti e gli iscritti di questo partito che magari stanno protestando nello stesso nostro senso.
Grazie per l'attenzione.

Cathiatea

 

 

 

 

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