OGGI 6 GIUGNO VIENE EFFETTUATO DA PARTE DI VOLONTARI DELL'UAAR CIRCOLO DI VE IL VOLANTINAGGIO PER LA CAMPAGNA: davanti a Villa Salus, le biblioteche, l'università di Venezia, piazza Ferretto, Policlinico (san) Marco, Centro Donne, .....PER SENSIBILIZZARE CITTADINE E CITTADINI.
Volentieri ospitiamo e partecipiamo a questa importante iniziativa della Consulta di Bioetica Onlus. La Consulta , fondata nel 1989 da Renato Boeri, è un'associazione di cittadini di diversa formazione e di differente orientamento politico ed etico che per statuto è apartitica e non legata ad alcuna confessione religiosa, Beppino Englaro ne è socio onorario.

CAMPAGNA CONTRO L'OBIEZIONE DI COSCIENZA
IL BUON MEDICO NON OBIETTA
Il lancio della Campagna avverrà il 6 Giugno a Firenze . In contemporanea si svolgeranno eventi e incontri promossi dalla stessa Consulta e da altre associazioni.
Di seguito un estratto delle motivazioni, dal sito della Consulta, noi ricordiamo che oramai l’obiezione si fa anche in farmacia, e nei pronto soccorso dove le donne si vedono rifiutare la pillola del giorno dopo!
E i buoni medici, quelli che non obiettano, si trovano sempre più soli, pressati a provvedere quasi esclusivamente ad interruzioni di gravidanza e ciò grava sulla loro vita e sulla loro professionalità. Senza parlare poi delle cliniche religiose convenzionate dove i medici non possono che essere obiettori! E l’obiezione, ahi noi, potrebbe essere praticata dai medici anche in caso di TB. (cathiatea)
Estratto motivazioni dal SITO DELLA CONSULTA: È ovvio che lo scenario ideale sarebbe quello di trovare una soluzione che permetta di conciliare il diritto alla salute e l’autonomia del paziente con quella del medico: la libertà della donna di decidere se continuare o no la gravidanza con la libertà del medico di decidere se partecipare o no all’interruzione di gravidanza. Dobbiamo prendere atto, però, che la ricerca di questa soluzione ideale è fallita. I ginecologi obiettori sono ormai più dell’80% e l’obiezione di coscienza cresce anche tra gli anestesisti e le ostetriche superando ormai abbandonamento il 50 % e per le donne diventano ogni giorno più difficile riuscire a interrompere la gravidanza. È arrivato il momento di scegliere se tutelare l’autonomia del professionista sanitario (e quindi, del ginecologo, dell’anestesista o dell’ostetrica) oppure schierarsi dalla parte delle donne e della loro battaglia per la libertà e i diritti. La Consulta di Bioetica Onlus ha scelto e il 6 giugno lancerà in tutta Italia la Campagna contro l’obiezione di coscienza “IL BUON MEDICO NON OBIETTA. RISPETTA LA SCELTA DELLA DONNE DI INTERROMPERE LA GRAVIDANZA”. La Campagna ha due obiettivi: da una parte, incoraggiare un dibattito pubblico sulla legittimità del diritto all’obiezione di coscienza a più di trent’anni dall’approvazione della legge sull’interruzione di gravidanza e, dall’altra, rendere più chiaro che il buon medico non è quello che non pratica le interruzioni di gravidanze ma quello che sta vicino alla donna e non la lascia sola in un momento difficile.
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