Festa di Primavera e Spritz Ateo sul sagrato |
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Un carretto carico di pacchi, bandiere e colorate borsette. Gli struggenti scorci sulla vita di questa città fatta di canali, di finestre, di muri invecchiati, di ponti da attraversare con forza e determinazione. La pioggia fina, ma insistente, di marzo: la primavera a Venezia. E là nel campo a (santa) Fosca, davanti a una grande chiesa che oscura maestosa ed egoista l’orizzonte e il cielo, costruiamo il gazebo, “vivo”, con volantini, caramelle, farfalle e fiori, e le vivacissime -nonostante l’umidità- scritte, manifesti e bandiere di UAAR.Ci facciamo coraggio…”ma quanto siamo bravi!”, ci diciamo. Il telo di nylon sul tetto e qualche ombrello per riparare ..... gli avventori che presto si accostano per chiederci dello sbattezzo, del testamento biologico, per firmare la petizione contro l’assunzione dei preti negli ospedali.E poi in tanti raccolgono il volantino con il programma, con la lettera di Raffaele a Tremonti per un dignitoso uso dell’8 per mille devoluto allo Stato, con l’ indicazione di come destinare il 5 per mille per sostenere le nostre attività. Ci sono turisti stranieri curiosi che ci incoraggiano, coppie di italiani vacanzieri che si compiacciono della nostra presenza. Tra i residenti molti ricevono già le nostre new , alcuni si complimentano con noi –che bello!-, altri ci lasciano il loro recapito per avere le nostre informazioni via mail, ci sono anche nuove iscrizioni e rinnovi. Il tempo scorre veloce. Il Santo Bevitore accoglie tutti con simpatia al di là del ponte, con i suoi spritz atei, da bere, dopo la visita al nostro gazebo e la consegna del prezioso tagliandino e del vaporoso pulcino-stuzzicadente per l’oliva. Arriva l’ora delle lampade da campeggio, delle torce, dei trasgressivi lumini, e finalmente non piove più. Intorno al gazebo gruppetti di persone, conosciute e no, chiacchierano stimolati anche dalla nostra presenza e fioriscono, come d’uso a primavera, opinioni, dibattiti sulle elezioni, sulla politica nazionale e della città, sui fatti di cronaca più recente. Alle nove, inumiditi ma indomiti, “sbaracchiamo”, e ci dispiace anche un po’…come al solito. Qualcuno si è accorto che mancava, causa maltempo, il gruppo? A dire il vero nessuno, perché la musica c’era, noi l’abbiamo sentita…. e non era quella delle campane! L’avete sentita anche voi?
Grazie ad Angelo,Cathia, Gianni ,Mirko, Nicola, Renato, Riccardo, Vittorio e a tutti…
Indomita e libera di non credere Cathiatea
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