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Ancora RU486: video con Alice Merlo e gli studenti davanti ad un Liceo romano Stampa E-mail

Pubblichiamo il link del video con Alice Merlo (per vederlo puoi cliccare anche sull'immagine). Alice ci mette insomma più che la faccia su un manifesto per informare correttamente sull'aborto farmacologico soprattutto i giovani.

L'aborto farmacologico è osteggiato dai devoti che scrivono e divulgano da giorni, sorretti dai mezzi di informazione, vere e proprie falsità come quella che per le donne sia più dannoso dell'aborto chirurgico. Inoltre definiscono il nostro messaggio come distruttivo della società intera! Eh già, distruttivo nei riguardi di un "patriarcato" di fatto che nega ancora una volta alle donne il diritto di autodeterminazione!

Ecco il testo della nostra lettera non ancora pubblicata:

Gentile Redazione,
con riferimento alle recenti polemiche riguardanti le 150 strisce UAAR su autobus motonavi e vaporetti per RU486, vi inviamo le seguenti nostre riflessioni.

Ancora una volta davanti alla parola aborto e all'autodeterminazione delle donne si grida allo scandalo. Eppure le strisce affisse da UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) in tutta Italia, e a Venezia su bus motonavi e vaporetti, sono un flash - peraltro molto garbato con un esempio personale e non con un'esortazione - per informare le donne di una possibilità molto importante: l'aborto farmacologico che consente di non dover ricorrere all'aborto chirurgico.
Ecco il testo: “Ho scelto di interrompere volontariamente una gravidanza con la terapia farmacologica. L'ho potuto fare in tutta sicurezza. La RU486 evita il ricovero ospedaliero e l'intervento chirurgico: una scoperta scientifica meravigliosa per la salute delle donne”.
La pillola RU486 è un farmaco, non si può acquistare come una caramella dopo aver letto la nostra striscia, perchè deve essere prescritto da un medico. Come tutti i farmaci può avere degli effetti indesiderati che vanno bilanciati con i benefici, ad esempio quello di evitare un’operazione chirurgia con rischi molto maggiori per la salute della donna. Oggi, in periodo covid, evitare l'operazione e il ricovero successivo è ancora più importante. La donna che decide di abortire con questa alternativa per assumere la pillola deve comunque recarsi presso una struttura come un Day Hospital ospedaliero o un Consultorio. Sulla striscia affissa c'è scritto che Alice ha potuto interrompere la gravidanza “in tutta sicurezza”, proprio perché il protocollo prevede il controllo del medico anche se la paziente può tornare a casa. Inoltre, entro tre giorni dalla RU486 è necessaria l'assunzione di un altro farmaco che provoca le contrazioni dell’utero.
Una gravidanza indesiderata può presentarsi alla donna per tante e diverse situazioni, alcune donne potranno scegliere di portarla avanti comunque, altre di abortire.  Per l’UAAR in entrambi i casi le donne devono fare le loro scelte in libertà, con autodeterminazione e consapevolezza e con il rispetto e il supporto delle strutture sanitarie nazionali. Chi dice che non si può “lasciarle sole” sottointende forse che non sono in grado di decidere da sole.
Infine, ricordiamo ai lettori che l'UAAR ha rivendicato da sempre l’importanza dell’informazione e l'educazione sessuale e all'affettività nelle scuole, ed è in favore della contraccezione, oltre che della parità dei generi.
Alleghiamo per completezza il nostro volantino che stiamo distribuendo.
Cordialità.
Circolo Uaar di Venezia

 
L'UAAR C'E'. RU 486, RINNOVI, ISCRIZIONI E TANTO ALTRO Stampa E-mail

se c'è una cosa che si può affermare in questo difficile periodo è che...l'UAAR c'è! Dal nazionale sono arrivate ogni giorno notizie interessanti, pillole di libertà a Ragion veduta, Clericalate, Buone novelle laiche e molto altro (le puoi trovare sul blog Uaar ) e anche noi, come circolo veneziano, non siamo rimasti con le mani in mano strette in preghiera...

LA NOSTRA CAMPAGNA RU486 di marzo è continuata sino a...

Eravamo riusciti, visto il periodo di limitazione degli spostamenti, e senza spese aggiuntive, ad ottenere un altro mese di affissioni - maggio - a sostegno della campagna Uaar RU486 (Aborto farmacologico – una conquista da difendere) a cui abbiamo aderito, utilizzando fondi nazionali e per una buona parte i generosi contributi dei soci del nostro circolo. I nostri manifesti, in favore dell'autodeterminazione delle donne in tema di aborto farmacologico, su vaporetti, motonavi e bus, hanno però urtato la sensibilità di alcuni consiglieri comunali. Il risultato è stato un articolo molto visibile -con tanto di foto della striscia incriminata- su "Il Gazzettino", il richiamo a Vela perché fatti così incresciosi non accadano più, e il ritiro immediato dai mezzi di trasporto coinvolti. Una sorta di censura, perché il prolungamento era stato promesso,  arrivata però a "fine corsa" ufficiale della nostra campagna. Che dire? L'iniziativa è andata bene, i soliti noti ci hanno messo lo zampino, qui a Venezia come in altre città italiane, ma tardi, inoltre questo ci ha garantito una sorta di pubblicità importante su un giornale locale anche perché l'articolo era tutto sommato equilibrato. Abbiamo anche notato che finalmente il nome UAAR non è stato storpiato, cioè sembra che sia stato imparato!!!

Comunque c'è ancora tanto da fare! La parola aborto, seppur farmacologico, fa ancora paura, e anche la frase "una conquista da difendere" e probabilmente anche il nome atei, e non è bastata la tranquillissima immagine di Alice e la spiegazione più che pacata della striscia, affissa per informare le donne, che scelgono di interrompere la gravidanza, che con un farmaco possono evitare il trauma chirurgico (e anche quello psicologico degli obiettori presenti nelle strutture sanitarie) per non incorrere nei censori contemporanei!!!

La campagna ora conclusa,  non è l’unica cosa che abbiamo fatto nei primi mesi dell’anno perché è stato rinnovato il direttivo del circolo, e poi, a fasi alterne seguendo la curva covid, abbiamo aperto e chiuso le sedi di Venezia e Mestre e messo in rete molti eventi virtuali, interessanti, che trovate tutti su questo sito https://www.uaarvenezia.it/ e sulla pagina Facebook del circolo.

RINNOVI e ISCRIZIONI

Tra i vari colori, si va dall'arancione al rosso e viceversa, sperando di virare presto in un simpatico giallo UAAR per poterci incontrare, siamo già arrivati ad Aprile e proponiamo perciò il promemoria, per chi deve ancora rinnovare o fare l’iscrizione alla nostra associazione, che è sempre dalla parte di atei agnostici razionalisti, … o come altro vi piace essere chiamati in quanto liberi di non credere.

Come scrivevamo, la campagna RU486 è stata possibile anche grazie agli iscritti alla nostra associazione. E adesso, per i prossimi mesi, abbiamo tante idee, e speriamo di riuscire presto a programmare iniziative e  incontri in presenza.

Intanto con il timido arancione, lunedì prossimo 12 Aprile apriamo la sede di Venezia Campo Margherita, ore 17-18 ( e lo faremo di seguito il secondo lunedì di ogni mese), e riapriamo quella di Mestre in Via Napoli  ogni giovedì, ore 17-19. Aspettiamo, soprattutto chi vuol essere “aiutato” nell’iscrizione o nel rinnovo.

Per i più autonomi bastano le istruzioni sul sito nazionale per iscrizioni e rinnovi bastano pochi clic e un versamento ai riferimenti che trovate in calce sempre su quella pagina internet.

Per un Paese più libero di non credere e di affiggere strisce sui bus!

A presto, dal circolo Uaar di Venezia

 
1 APRILE -LA BLASFEMIA NON E' UNO SCHERZO, FESTIVAL ARTI CENSURATE - E NUOVO PROGRAMMA Stampa E-mail

 

NON E' UNO SCHERZO MA UNA COSA MOLTO SERIA, PUR CONDOTTA CON IRONIA E SIMPATIA

ci piace dare comunicazione e risalto a questa utilissima -e giovane- iniziativa per un

FESTIVAL DELLE ARTI CENSURATE

Ceci n’est pas un blasphème, il Festival delle Arti per la libertà d’espressione che si svolgerà a Napoli dal 10 al 30 settembre 2021

La manifestazione, organizzata dallo staff della campagna nazionale Dioscotto, è ideata e diretta da Emanuela Marmo e nasce da una precisa esigenza: reagire alle leggi antiblasfemia e sostenere coloro che ne vengono colpiti.

Questo uno dei simpatici video di presentazione con Daniele Fabbri: https://youtu.be/07fQDe33vds durata 2 minuti e 13 secondi

Proprio per una questione di indipendenza e libertà il Festival è completamente autofinanziato e autoprodotto, e chiede a chi ne condivida gli intenti di sostenerne le attività attraverso una raccolta fondi attiva al seguente link

https://www.gofundme.com/f/sostieni-il-festival-delle-arti-censurate

L'UAAR nazionale, così come il nostro Circolo (con la modica cifra di 100 euro), e altre realtà, hanno già contribuito nell'intento di supportare questa orgogliosa libertà,  ma gli organizzatori contano sul supporto di tante menti libere e critiche!!!

In tutto il mondo, Italia compresa, le leggi antiblasfemia vengono usate per sopprimere avversari politici e dissidenti, per censurare artisti, giornalisti e libero pensiero. Gli organizzatori del festival portano avanti una battaglia per la libertà d’espressione, per opporsi, per lasciare spazio all’intelletto, per mettere in discussione, per prendere in giro, per vivere la dimensione dell’arte e della satira.

Ceci n’est pas un blasphème chiede all’arte e all’attivismo per i diritti umani di incontrarsi attorno a una questione cruciale, che spesso vede diviso ed esitante lo stesso mondo laico: da quando il “sentimento religioso” è diventato un oggetto politico, il tema del rispetto si è diluito nella retorica, ma anche nella paura.

(Per ulteriori info sul festival: https://articensurate.it/il-festival/)

 

Infine puoi già vedere il NOSTRO NUOVO PROGRAMMA APRILE GIUGNO 2021 a questo indirizzo
https://www.uaarvenezia.it/images/programma.pdf

o anche sul bottone qui in alto dedicato appunto al programma che speriamo di allargare "in presenza" appena le condizioni lo permetteranno!!!


Sempre liberi di non credere, e di ridere alzando gli occhi "al cielo" :-)
Circolo Uaar di Venezia


 
PROPOSTE DI LETTURA APRILE 2021 Stampa E-mail

PROPOSTE DI LETTURA APRILE 2021

a cura di Gianni G.

ANDREW COPSON - Laicità

IAN McEWAN - Invito alla meraviglia

JARED DIAMOND - Il terzo scimpanzè

 
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