Cliccare sulle immagini per vederle tutte e 9 La festa è iniziata sabato a Mestre, il sole rallegrava piazza Ferretto ed il nostro gazebo-banchetto è stato montato con cura da soci e simpatizzanti sorridenti. Caterina e Alessia hanno preparato i trepiedi con i vari manifesti e avvisi (Exit, Emergenza laicità, Sbattezzo, Gli atei non mandano nessuno all’inferno, Poesia scientifica…) e con i gialli foglietti con le motivazioni compilati da coloro che si sono sbattezzati l’anno scorso ai quali, via via, si aggiungevano i nuovi foglietti di quest’anno. La vetrina dello sbattezzo ha subito attirato l’attenzione dei passanti che leggevano e commentavano con noi. Al banchetto le persone, prendevano i nostri volantini, firmavano volentieri la petizione dell’ Associazione Coscioni per un registro comunale dei testamenti biologici a Venezia, ma soprattutto, si fermavano a chiedere informazioni su UAAR e sullo sbattezzo.
Alcuni sembravano arrivare di corsa: “E’ qui che ci si può sbattezzare? Come si fa?” , “Grazie, per il vostro lavoro”. “Meno male che ci siete voi a difendere la laicità”. Abbiamo percepito attenzione, grande attenzione, dai cittadini di Mestre e questa cosa ci ha fatto molto piacere, ha a che fare con la democrazia questo conoscersi e confrontarsi lealmente, senza ipocrisia, anche se si hanno punti di vista diversi. Anche quest’anno, è passato a salutarci qualcuna/o che ci ha mandato in malo modo all’inferno, non importa…noi non ci crediamo, dicevano di essere offesi, ma le offese le abbiamo ricevute con astio da loro! La festa è continuata domenica (ops…settimo giorno)…neanche il tempo di montare il gazebo e avevamo già uno sbattezzante in attesa! Sì, siamo contenti ed entusiasti di questi due giorni. Siamo stati insieme a lavorare –vecchi e nuovi soci- , a sorridere, a compilare i moduli e le raccomandate per lo sbattezzo, a parlare alle persone, a iscrivere nuovi soci (ben nove!) e a raccogliere gli indirizzi mail dei nuovi simpatizzanti. Spesso il gazebo era così affollato che non bastavamo in cinque a soddisfare le richieste. Alla fine abbiamo contato 36 sbattezzi raccolti in piazza, poi ci sono coloro che invieranno la raccomandata da soli (almeno 8), e le persone alle quali abbiamo consegnato il modulo e che vogliono rifletterci un po’ su e chi visiterà il nostro sito per conoscerci meglio e scaricare il modulo autonomamente. I volantini, esauriti. Le piccole bomboniere preparate per gli sbattezzi, che abbiamo consegnato con una stretta di mano e un bacio e che sono state molto gradite, esaurite. Le candeline gialle consegnate a coloro che sono venuti a trovarci e che si sono sbattezzati lo scorso anno per festeggiare l’anniversario, esaurite. E poi le caramelle, i palloncini, le magliette…tutto finito…consegnato, il più delle volte in regalo, alle persone che si fermavano al nostro gazebo. Un pubblico, il nostro, variegato per sesso e per età ma in tutti si intravedeva la serenità di concepire la propria vita come qualcosa di importante non solo per sé ma anche per gli altri, i piedi puntati per terra, lo sguardo rivolto al proprio simile e non al cielo, il lavoro e le azioni positive non per un beneficio ultraterreno. Già il pubblico, dicevamo…beh, siamo famosi! Ben due televisioni (una locale e una belga con una brava e intelligente giornalista) ci hanno ripreso e intervistato. Nicole e Silvia, appena sbattezzate, hanno motivato la loro scelta davanti ad una telecamera, non capita tutti i giorni! I giornali locali parlano di noi e dello sbattezzo. Sul Gazzettino on line siamo finiti nel “La denuncia del giorno” per il nostro bel striscione di Corso del Popolo con tanto di lettera (“offende i cristiani, non l’avreste mai fatta per i musulmani”) e con i relativi commenti (quasi tutti a nostro favore). Insomma, per noi, un successone…e allora a lavorare, a prepararci con programmazioni di incontri culturali, altre iniziative, altri banchetti…..per arrivare belli freschi al prossimo anno, alla seconda candelina! Evviva!!! Un grazie a Mestre, ai nostri soci e simpatizzanti che sono arrivati anche da Venezia e dalla provincia, ai giornalisti, ai vigili urbani e al Comune per i permessi. Grazie a tutti! Alessia, Caterina, Cathia, Gianni, Gino, Nicole, Mirco, Renato, Riccardo, Sandro, Vittorio, ...... Tutti appassionatamente….liberi di non credere!
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