Riflessioni sull'influenza in Africa dei valori occidentali e della religione cattolica Stampa

Lunedì 15 novembre, ore 18,00 al Circolo UAAR di Favaro,in Via Cima Rosetta.

Riunione di Circolo e a seguire:

“Riflessioni sull’influenza in Africa dei valori occidentali e della religione cattolica

partendo dall’esperienza diretta di Marie Louise Niwemukobwa

(scrittrice, artista) originaria del Rwanda

 

Molti anni sono passati da quando nel 1590 Josè De Acosta, ai tempi della colonizzazione delle Americhe da parte dei cattolicissimi spagnoli, teorizzò una scala dell’umanità dove al vertice vi erano i popoli europei, per lui portatori di una cultura e di una “razza” superiore.(continua su Leggi tutto)

 

Eppure i missionari odierni ancora oggi spesso non esitano a negare la cultura indigena in favore, non solo della religione cattolica, ma anche dei valori occidentali tout court. Pensiamo ad esempio alla nudità naturale di certe popolazioni africane e al relativo messaggio di peccato veicolato dalla cristianità, oppure alla denigrazione di usi e costumi locali in nome della presunta superiorità dei riti e dei costumi cattolici.

E i missionari hanno un’arma molto forte, anche se non è la polvere da sparo dei primi colonizzatori, ed è la secolare organizzazione non solo logistica ma anche finanziaria del Vaticano. Dove non riescono ad arrivare gli stati e le ONG, i missionari offrono cibo, sostegno, difesa, e soprattutto scuola, alla popolazioni indigene. Non passa inosservato, tra l’altro, che oggi molti sono i preti di colore che sopperiscono nel nostro territorio alla nostrana carenza di vocazioni . Sentiremo da Marie Luise l’esperienza di una donna, allora bambina, “educata” dai missionari del Rwanda ai quali non può che portare riconoscenza, ma una riconoscenza che comunque ha un prezzo.