Evviva il "bieco illuminismo" del TAR Stampa
  L’Osservatore Romano lamenta la discriminazione contro sei milioni di studenti che a causa della sentenza del TAR del Lazio non potranno godere di un credito formativo nel punteggio della maturità. Sei milioni di studenti italiani che frequentano le lezioni di religione impartite da docenti inseriti nelle scuole pubbliche non attraverso un concorso pubblico e una graduatoria ma su indicazione della chiesa. Docenti di religione pagati con denaro pubblico.

Mi chiedo chi sia veramente discriminato e ricordo che .....

è stato presentato al vaglio della giustizia europea un ricorso per lesioni di diritti sulle pari opportunità in quanto i non credenti e gli osservanti di altre religioni non  possono in Italia di fatto accedere alla cattedra per l’insegnamento della religione.

Penso anche alle migliaia di genitori e figli che, se non vogliono frequentare l’ora di religione,  sono costretti ad accettare insegnamenti alternativi all’insegna dell’economicità (le scuole pubbliche hanno sempre meno fondi) o rinunciare a quell’ora –raramente la prima o l’ultima- facendo uscire il figlio dalla scuola.

Ma quanti saranno a queste condizioni  i genitori e i figli che per convenienza, comodità, rassegnazione, si adegueranno all’insegnamento della religione? 

Qualche anno fa in un paese di campagna un bambino di sei anni sarebbe stato l’unico della sua classe a non frequentare l’ora di religione, sarebbe dovuto uscire dall’aula e probabilmente sarebbe stato parcheggiato solitario a disegnare su un banco in corridoio. La madre atea allora ha deciso di fargli frequentare l’ora di religione: quella madre sono io.

Bieco illuminismo per la Cei  questo che osa scalfire privilegi di fatto e mettere all’attenzione di tutti le incongruenze del Concordato rispetto ai principi della nostra carta costituzionale.

Chissà come andrà a finire in questo Paese dove troppi politici non sono in grado di esprimere una propria identità laica e un interesse reale per i problemi concreti delle persone.

In ogni caso l’indice è stato puntato, speriamo che sempre più persone lo osservino con attenzione.

Cathia