LA REGIONE, I PRESEPI E IL FUTURO DELLA CIVILTA'
LA REGIONE, I PRESEPI E IL FUTURO DELLA CIVILTA' Stampa E-mail

Pubblichiamo questa la lettera inviata oggi 7 dicembre 2017 ai quotidiani giornali:

Con apprensione, come Uaar Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, leggiamo sul giornale non solo la notizia della mozione per un finanziamento dei presepi nelle scuole ma anche le dichiarazioni dei tre consiglieri promotori della Regione Veneto.

La questione può venire riassunta così: dal 2018 la Regione Veneto, con i soldi pubblici di tutti anche di cittadini non credenti, agnostici o di altre religioni, finanzierà la realizzazione nelle scuole del presepe in quanto simbolo della tradizione. I soldi, non si sa quanti,  non andranno però a tutte le scuole ma solo a  quelle che aderiranno all’iniziativa regionale. Quest’ultimo aspetto è molto inquietante poichè potrebbe alimentare contrasti tra le varie componenti rappresentative delle scuole (genitori, insegnanti, presidi).

E’ comunque tutto l’impianto della proposta, che la Regione ha già approvato con votazione, a destare la nostra preoccupazione. Ancora denaro pubblico speso per questioni religiose, e solo cattoliche, all’interno della scuola pubblica che già è alla mercè di ora di religione e di molto altro, ancora divisioni, ancora negazione del superiore principio di laicità dello Stato, del principio della non discriminazione, in un delicato e importante frangente,  e cioè quello dell’istruzione dei futuri cittadini e amministratori.

Questa mozione per finanziare i presepi nelle scuole era proprio necessaria? Ognuno può praticare in piena libertà la propria religione in casa propria o nelle strutture adeguate, ci sono chiese ovunque e anche ben sponsorizzate! Alla fine, a ben vedere, le scuole restano chiuse per tutte le festività natalizie. La mozione appare in questo senso davvero come una provocazione.

E ancora, i promotori della mozione asseriscono di difendere con i presepi le fondamenta della civiltà. Se è questa è la loro preoccupazione perché non propongono piuttosto, vista anche la carenza di fondi e i tagli che sforbiciano qua e là elementi essenziali,  finanziamenti per incentivare, proprio in un nome della civiltà, nelle scuole e nei luoghi pubblici, e per tutti,  la praticabilità, anche attraverso strutture adeguate, della convivenza tra culture differenti attraverso condizioni di uguaglianza e di non discriminazione.

Gli studenti medi,  hanno già capito e protestato contro la mozione, e proprio davanti la Regione, per il loro futuro di civiltà! - guarda il filmato qui sotto.

La scuola pubblica, è di tutti, e per questo motivo deve difendere la propria libertà, la propria autonomia anche economica,  e la propria  laicità. Ci auguriamo che i dirigenti scolastici e gli organi rappresentativi delle scuole, il corpo docente e no, i genitori, gli studenti, scelgano, tutti insieme, la difesa della civiltà: quella del presente, qui e ora.

per il Circolo Uaar di Venezia, Cathia Vigato

l'immagine è tratta da un filmato pubblicato sul sito della Nuova Venezia a questo indirizzo:
http://m.nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2017/12/05/news/venezia-protesta-degli-studenti-contro-i-soldi-stanziati-per-i-presepi-1.16202223

 

 

 

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