EUTANASIA, IL VIAGGIO A MESTRE CON MARCO LONGHI E EXIT ITALIA
EUTANASIA, IL VIAGGIO A MESTRE CON MARCO LONGHI E EXIT ITALIA Stampa E-mail

Exit Italia è un importante associazione onlus che si occupa di studi e documentazione sull'eutanasia. Il suo presidente, Emilio Coveri, ci ha contattato e proposto la presentazione del libro "Il Viaggio" da parte dell’autore Marco Longhi che sta facendo un tour in più regioni italiane. Abbiamo volentieri accolto la sua richiesta.

  Venerdì 5 Maggio  ore 17,30 a Mestre, presso Negozio via Piave 67

Presentazione del libro IL VIAGGIO (ed. Genesi)

a cura dell’autore Marco Longhi

con la partecipazione di Exit Italia

Il libro racconta la storia di una persona che, ammalata di Sclerosi Laterale Amiotrofica, prende la decisione di porre fine ai suoi giorni in modo dignitoso recandosi in auto, in Svizzera, con la propria compagna che poi tornerà  in Italia da sola.

Il libro è ben narrato e strutturato e allo stesso tempo dispensa informazioni importanti sul tema dell'eutanasia. Emilio Coveri, con una piccola delegazione di Exit, sarà presente per fornire ogni altra precisazione che possa essere utile al pubblico.

L'ingresso è libero, non mancare.

Eutanasia. Ogni parola ha il suo significato. Vogliamo la morte? No. Vogliamo vivere liberi, fino alla fine.
Il testamento biologico, o Dat, legge che speriamo tutti sia licenziata presto dal nostro Parlamento senza essere stravolta con l'obiezione di coscienza di alcuni medici, prevede che quando una persona è cosciente, di solito anche sana, possa chiedere il non accanimento terapeutico nel caso si trovasse nel futuro in condizioni gravissime, come malattie e lesioni traumatiche cerebrali irreversibili. La paura è quella dunque di rimanere in un domani appesi a qualche tubo e macchina, magari per anni, senza averne coscienza e in carico ai famigliari.
L’eutanasia è un’altra cosa. La persona è cosciente e sta molto male, soffre, di solito per una malattia che non lascia scampo, invalidante e progressiva, e decide che non vuole più vivere così. Chiede allora aiuto al medico per porre fine alle sue sofferenze senza dolore, con la dolce morte. In questi anni tante persone italiane, in questa grave situazione, disperate, si sono suicidate a volte in modo cruento perché nel nostro Paese non esiste una legge che regolamenta l’eutanasia. Altre persone sono state aiutate da medici coraggiosi che si devono però nascondere per la paura come fossero dei malfattori. Alcune persone si sono invece recate in Svizzera o in altri Paesi, accompagnate dai loro cari, per porre fine con dignità alla loro vita. Spesso viene attuato il suicidio assistito, cioè in questo caso il medico prescrive il farmaco indolore e ben dosato che il malato ingerisce da sé, ma comunque in un luogo consono e protetto.
Oggi, per lo Stato italiano non solo il medico che eventualmente pratica l’eutanasia, ma anche solo chi aiuta la persona che ha espresso la sua volontà di porre fine alla sua vita, per esempio accompagnandolo all'estero o con il suicidio assistito, commette un reato punibile con alcuni anni di carcere.
In Parlamento giacciono più proposte di legge per regolamentare l’eutanasia, tra le quali una di iniziativa popolare sulla liceità dell’eutanasia depositata nel 2013. Per questa proposta di legge Uaar ha raccolto le firme in piazza insieme con l’Associazione Coscioni ed Exit perché vogliamo che anche in Italia le persone possano autodeterminarsi e la legge sulla liceità dell’eutanasia venga discussa e approvata!