L'UOMO CHE PARLAVA AI FUNERALI, VENEZIA CAEGHERI ORE 18.00
L'UOMO CHE PARLAVA AI FUNERALI, VENEZIA CAEGHERI ORE 18.00 Stampa E-mail

  Martedì 31 Gennaio a Venezia, alle 18.00

presso la Scoletta dei Calegheri (San Tomà)

L’UOMO CHE PARLAVA AI FUNERALI

presentato dall’autore Enrico Ricciardi, introdotto da Enrico Bizio

Il protagonista di questo romanzo, di professione avvocato, è timido e riservato; ma un discorso improvvisato durante una cena farà scoprire a lui e ai suoi conoscenti le sue capacità oratorie. Chiamato a parlare durante un funerale, il successo lo porterà a fare dei suoi discorsi pubblici un vero e proprio lavoro.

È un romanzo che in qualche modo elogia la Retorica con la R maiuscola, quella degli antichi, che permetteva di formare e coltivare le coscienze dei cittadini; un’“Arte del Dire” che diventa presto l’obiettivo su cui l’attenzione del protagonista si concentra.

Ma è anche un romanzo che, in un certo senso, ci ricorda l’importanza del momento del commiato: l’importanza di riunirsi a ricordare una persona che non c’è più, e di farlo nei modi che più si addicono alla sua volontà e alla vita che ha vissuto. Sappiamo come questo non sia sempre possibile: per i cattolici, la strada per una funzione perfettamente efficiente è spianata fin dall’ospedale; ma per gli atei, gli agnostici e chiunque non si riconosca in una religione, le difficoltà sono tante e spesso non aggirabili. Pensiamo al caso delle sale del commiato nel Comune di Venezia: piccole, fredde e buie, le loro condizioni insoddisfacenti non possono essere “tamponate” con soluzioni alternative, essendo vietato celebrare funzioni in luoghi che non siano deputati solo a quello – a differenza delle chiese, tanto per aggiungere un privilegio in più.

Nei mesi scorsi, la nostra riuscita raccolta di firme aveva permesso l’avvio di una discussione in Consiglio Comunale; la discussione sembra essersi arenata, ma non lo siamo noi, che continueremo a lottare per il rispetto della volontà dell’individuo e il suo diritto all’ultimo che preferisce.

Intanto, ti aspettiamo – come al solito a ingresso libero – per scoprire insieme questo romanzo.

Stefano