VENERDI’ 29 MAGGIO ORE 17,30 AL CANDIANI DI MESTRE
per il ciclo “L’arte che ci nutre” organizzato dal Candiani in occasione dell’EXPO
Dai frutti dell’Eden ai piselli di Mendel Cibo, religione, scienza
Relatore Francesco D’Alpa, neurofisiopatologo – codirettore dell’Ateo, rivista dell’UAAR Introduce e modera Giuseppe F. Merenda, psichiatra.
Questa la presentazione dello stesso D’Alpa: Nei primi libri della Bibbia (come in quelli di altre religioni) sono elencati divieti e norme alimentari che hanno condizionato per secoli i credenti: primo fra tutti il tabù del sangue, ritenuto simbolo e sede della vita. Il cristianesimo si è liberato di questi arcaismi, ma non di taluni rituali legati al cibo, come dimostrano la centralità dell’eucarestia e le norme sulle astinenze alimentari. La golosità è stata giudicata un vizio capitale ed il digiuno all’opposto un viatico verso la santità. Più in generale si è raccomandata la moderazione o l’indifferenza verso il cibo; ed i grandi mistici sono spesso giunti a rifiutarlo. Nel mondo profano vige invece una quasi assoluta libertà e varietà di usanze. Il gusto è assurto ad arte, il pasto a momento centrale della convivialità. Se il giardino dell’Eden era la raffigurazione immaginaria del passato di un popolo di cacciatori-raccoglitori beneficiati da un dio magnanimo cui si deve un culto di ringraziamento, l’opera di Mendel è emblematica di come all’ammirazione per ciò che è naturale si sia andato sostituendo il desiderio di migliorare l’ambiente a beneficio dell’uomo. Ti aspettiamo, l’ingresso è libero, l’occasione è “ghiotta”
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