Religiolus: il nostro parere
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Un cinema d’essai, un film proposto a Mestre in un’unica serata –di giovedì-,  una locandina con tre scimmie “non vedo, non sento, non parlo” addobbate con monili e cappelli religiosi…è “Religiolus” di Larry Charles…beh…noi atei non potevamo proprio mancare… (continua)

 

L’impressione è da subito che più di un “film” si tratti in realtà di un’inchiesta-documentario in cui le spassose e ironiche, ma razionalissime, domande poste dal bravo Bill Maher (che oltre ad essere il protagonista del film ne è anche lo sceneggiatore), a vari personaggi che credono alle religioni più diffuse oggi nel mondo, pongano questioni forti e inducono alla riflessione, non solo la platea del cinema, ma gli stessi intervistati nel film.

I luoghi e i personaggi sacri e religiosi sono raffrontate ad immagini di film di repertorio o di attualità con un’ironia irriverente e dissacrante (ad es i paramenti sacri con il vestiario dei cantanti dei concerti, ecc ) ma per questa basterebbe la realtà, quella vera,  quale la visita al parco americano “tipo Gardaland” con tanto di Eden, la via crucis, la recitazione del sanguinolento Gesù crocefisso (fotografato da stuole di turisti) , poi risorto (e rifotografato).  Oppure le botteghe stracolme di costosissima merce religiosa,  o il Parco sul Creazionismo, in cui si violano le più elementari conoscenze scientifiche (dall’inizio della vita sulla terra, all’evoluzione dell’uomo, ecc) con un preciso intento di divulgazione al largo pubblico ed in special modo ai bambini.

O basterebbe, per rendersi conto dell'ipocrisia proposta dalle religioni sui valori della bontà e della fratellanza,   la visita al territorio denominato “Terra Santa”, che come sappiamo è conteso e lacerato e insanguinato dall’odio da centinaia di anni.

Noi abbiamo pensato al Vaticano, a Padre Pio, a Lourdes quali esempi di spettacolare farsa, di fabbrica di denaro in cambio di promesse di improbabili miracoli. 

Visto così, al cinema, sembra addirittura semplice scardinare la “favola” religiosa del serpente parlante, del dio onnipresente, dello spirito santo, dei vari profeti, dell'immacolata concezione, con analisi e ragionamenti razionali supportati da poche e basilari conoscenze storiche e scientifiche.

L’intervistatore  propone letture dei testi religiosi (la bibbia, i vangeli, il corano) che imbarazzano gli interlocutori del film  per le loro evidenti incongruenze con i sistemi religiosi e che nel confronto si palesano come fiabe, miti antichi.

Sembra facile evidenziare le contraddizioni, le i forzature di coloro che  credono ma soprattutto di coloro che “guidano” questi greggi umani affamati di irrazionalità.

Bill Maher   chiede a qualche intervistato, di solito esponenti di rilievo delle varie confessioni.  come mai questo dio così bravo, così miracoloso, non si rivolga direttamente a tutti per esortare alla bontà e a quant’altro egli si proponga come obiettivo, ma sempre, in modo stranamente appartato e singolare , ad alcuni che si proclamano profeti e portatori della sua parola. Certo, conclude, bisogna aver una grande fiducia di costoro che autoreferenzialmente si investono in un ruolo di tale importanza e che dispensano comandamenti, regole, ortodossia.

Bello il colloquio con il politico che spiega perché è pagante l’appartenenza religiosa in termini di consensi elettorali.

Un altro argomento affrontato: il lusso, la ricchezza, dei predicatori di anime: in un’intervista viene addirittura affermato da uno strano personaggio in voga in America come predicatore che Gesù era sicuramente elegante, la sua tunica sarà stata senz’altro di lino  e che l’oro sfrontatamente sfoggiato deriva dai re Magi con i doni di oro, mirra e incenso. 

Ma forse, il messaggio, più forte del film che si snoda in tutte le varie parti e si evidenzia chiaramente verso la conclusione è la consapevolezza che le religioni, tutte, non hanno in realtà contribuito nel mondo ad una maggiore moralità, alla pacifica convivenza tra gli uomini, ma che anzi hanno fomentato guerre e conflitti nei secoli passati  e oggi situazioni molto rischiose  quale la possibilità di una guerra condotta con il nucleare.

Insomma, siamo tutti in bilico, in un mondo martoriato da ingiustizie, fame, inquinamento, guerre, violenza e cosa fa la gran  parte della popolazione mondiale? Si da da fare per migliorare la situazione con progetti, programmi, iniziative? Ma no….cosa fa?  Prega, prega e si affida a dio facendosi intanto  “un clistere di spirito santo” ( sentito nel film)!!!.

Beh, siamo usciti dalla sala un po’ più atei-motivati!

Insomma, film da vedere, peccato che non sia stato molto pubblicizzato sui giornali, alla tele..ah già non c’era tempo…il solito clistere!!!